(Teleborsa) - A giugno, i dati rilevati da Assoreti indicano una raccolta netta positiva per le Reti di consulenti finanziari abilitati all’offerta fuori sede pari a 3,2 miliardi di euro. Il risultato, seppure in contrazione congiunturale (-16,9% m/m) e tendenziale (-38,7% a/a), conferma il ruolo cardine della consulenza finanziaria nella gestione dei risparmi degli italiani.

Nel solo mese di giugno, infatti, il saldo delle movimentazioni su conti correnti e depositi è negativo per più di 3.8 miliardi, riposizionando il 45% della raccolta di liquidità realizzata tra gennaio e maggio. Le scelte di investimento hanno coinvolto, in generale, gli strumenti finanziari amministrati (6,1 miliardi), con la forte concentrazione di risorse sui titoli di debito pubblici e corporate; si conferma comunque positivo anche il bilancio sui prodotti del risparmio gestito (952 milioni). In particolare, il contributo mensile delle Reti al sistema degli Oicr aperti, attraverso la distribuzione diretta e indiretta di quote, è pari a 755 milioni di euro e si inserisce in un contesto in cui il risultato degli altri canali di distribuzione è, nel complesso, negativo (-2,8 miliardi). Da inizio anno, quasi il 71% della raccolta netta realizzata dall’intero sistema fondi è riconducibile all’attività delle Reti di consulenza.

Il bilancio del primo semestre è positivo per 24,6 miliardi di euro, con una flessione del 14,5% nei confronti del risultato realizzato nei primi sei mesi dell’anno precedente. L’80,9% della raccolta netta (19,9 miliardi) è posizionata tra la componente finanziaria, gestita e amministrata, e quella assicurativa/previdenziale del portafoglio dei clienti delle Reti; la liquidità si attesta a 4,7 miliardi, valore inferiore a quanto osservato nel primo semestre 2021.

“Anche a giugno il sistema delle Reti ha dato prova di sapere affrontare e gestire periodi di incertezza e volatilità, mantenendo sempre un atteggiamento propositivo nella gestione dei risparmi affidati dai propri clienti. Cambiano le condizioni dei mercati finanziari e, conseguentemente, le scelte di investimento nel processo di pianificazione e di diversificazione del portafoglio” dichiara Marco Tofanelli, Segretario Generale dell’Associazione.

Nell’ambito del comparto gestito il bilancio è positivo per tutte le macro-famiglie di prodotto. La distribuzione diretta di quote di fondi comuni di investimento determina volumi netti per 262 milioni. Fondamentale l’apporto dei fondi chiusi mobiliari sui quali gli investimenti netti si attestano sui 254 milioni di euro; positivo anche il flusso di risorse destinato agli Oicr aperti esteri (99 milioni) mentre prevalgono i riscatti sui fondi aperti di diritto italiano (-92 milioni). Nel complesso il bilancio è positivo per i fondi azionari (653 milioni) mentre prevalgono i riscatti sulle altre categorie ed in particolare sugli obbligazionari (-587 milioni). La raccolta realizzata sui prodotti assicurativi/previdenziali è pari a 663 milioni con la conferma della preferenza per le unit linked (339 milioni) e le polizze multiramo (368 milioni). Più contenuto il flusso di risorse nette destinato alle gestioni patrimoniali individuali (27 milioni).