(Teleborsa) - L'economia dell'Eurozona rallenta a luglio, segnalando l'entrata in zona recessione, a causa della frenata del manifatturiero ed in parte anche dei servizi. Secondo le stime preliminari di IHS Markit, l'indice PMI manifatturiero è sceso a luglio a 49,6 punti dai 52,1 precedenti, risultando inferiore ai 51 punti attesi dagli analisti e denotando l'entrata in zona contrazione. Si indebolisce anche il PMI dei servizi, attestandosi a 50,6 punti rispetto ai 53 precedenti e ai 52 punti attesi. Di conseguenza il PMI composito si porta a 49,4 punti dai 53 precedenti (era atteso a 52 punti).

Fra le maggiori economie europee, la Germania mostra un peggioramento del PMI manifatturiero a 49,2 da 52, sotto il consensus di 51,2 punti, e un calo del PMI sevizi a 49,2 da 52,4 (sotto il 51,2 atteso). In Francia, il PMI manifatturiero si porta a 49,6 da 51,4 (50,8 punti il consensus) e il PMI servizi a 52,1 da 53,9 (era atteso 52,7).

"L'economia della Zona Euro sembra destinata a contrarsi nel terzo trimestre, in quanto l'attività commerciale è scesa a luglio e gli indicatori previsionali suggeriscono che il peggio debba arrivare nei mesi a venire", afferma Chris Williamson, Chief Business Economist di IHS Markit, aggiungendo che "la contrazione di luglio è la prima segnalata dal PMI da giugno 2013 e sta a segnalare che l'economia si contrarrà dello 0,1% nel terzo trimestre".