L'83,4% degli italiani si è imbattuto almeno in una fake news sulla pandemia e il 66,1% in una notizia falsa sulla guerra russo-ucraina. Cosa ci dicono questi dati?
"È innanzitutto un atto di autocoscienza. Significa che gli italiani iniziano a capire che le notizie e le fonti non sono tutte uguali e bisogna prestare grande attenzione soprattutto in presenza di emergenze come la pandemia o il conflitto internazionale. Dobbiamo lavorare tutti insieme: governo, mondo dell'informazione, commissioni parlamentari come quella di Vigilanza, affinché si certifichino le fonti e si dia al cittadino l'informazione più rigorosa e più seria possibile. La Commissione è impegnata anche nel tentativo di cercare di indirizzare il servizio pubblico nella selezione di persone – medici, esperti, opinionisti – che siano effettivamente competenti nelle materie che trattano".