(Teleborsa) - Oltre che per la doppia transizione verde e digitale, il bisogno di ingenti investimenti per i prossimi anni nell'Ue è oggi aumentato ancora per affrontare la crisi energetica causata dalla guerra russa in Ucraina e liberarsi della dipendenza dalla Russia. Tutto ciò "richiederà anche un quadro più favorevole di regole di bilancio e strumenti potenzialmente nuovi a livello europeo", e questo "costituirà una parte cruciale del dibattito in corso sulla revisione della governance economica", e delle proposte per modificare il Patto di Stabilità dell'Ue che la Commissione europea presenterà dopo l'estate.



Lo ha detto il commissario Ue all'Economia, Paolo Gentiloni, intervenendo in videoconferenza alla Conferenza annuale per il 2022 del Forum globale sulla produttività oggi a Bruxelles. "Le esigenze di investimento - ha osservato - continuano ad aumentare man mano che emergono nuove sfide: come risultato della guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina, sia l'energia che il panorama della sicurezza in Europa sono cambiati radicalmente. Affrontare le nostre sfide, per la nostra indipendenza energetica, per la nostra autonomia strategica, per la nostra difesa comune, richiederà una montagna di investimenti".

"In precedenza - ha ricordato il commissario - avevamo stimato un fabbisogno di investimenti aggiuntivo di 650 miliardi di euro all'anno fino al 2030 per la transizione verde e digitale, di cui 520 miliardi di euro solo per la transizione verde. E questo è probabile che sia la soglia minima dei fabbisogni effettivi, come conseguenza della necessità di finanziare gli investimenti per l'energia a seguito della guerra e di liberarci dalle importazioni russe".

"Il nostro piano 'REPowerEU' - ha continuato Gentiloni - stima che serviranno investimenti aggiuntivi per 210 miliardi di euro da qui al 2027 per aumentare il risparmio energetico, diversificare gli approvvigionamenti e dare impulso alle energie rinnovabili". "Il finanziamento di questi investimenti richiederà anche un quadro più favorevole di regole di bilancio e strumenti potenzialmente nuovi a livello europeo. Questo è un elemento chiave del dibattito in corso sulla revisione della governance economica. Noi presenteremo le nostre proposte al riguardo dopo l'estate", ha concluso il commissario.