Sono oltre 3 miliardi le risorse messe a disposizione dal Governo per attenuare il rincaro delle bollette energetiche e famiglie e imprese, tra bonus energia messo a disposizione delle famiglie più disagiate e legato all'Isee e azzeramento degli oneri di sistema per l'elettricità per famiglie e imprese. Disposto anche il calo al 5% dell'Iva sul gas e degli oneri generali di sistema. Il provvedimento interviene anche sugli aumenti di stoccaggi del gas, disponendo che all'operazione contribuisca anche il Gse, per un controvalore massimo di 4 miliardi, in collegamento con gli operatori di mercato. Nel Dl Bollette previsto anche un contributo del 10% sull'extragettito delle imprese che importano gas che andrà versato alla Cassa per i servizi energetici e ambientali.
"Il governo - ha aggiunto Draghi - è al lavoro per fronteggiare la siccità. Siamo alle prese con la crisi idrica più grave degli ultimi 70 anni, la crisi idrica ha due fattori, una è un deficit di pioggia degli ultimi anni, il cambiamento climatico ma poi ci sono cause strutturali come la cattiva manutenzione dei bacini e della rete affidata ai concessionari con una dispersione di acqua che è pari al 30% mentre in altri paesi Ue è il 5%, 6%. Ci vuole un piano di emergenza e da lunedì noi siamo pronti ad approva i piani delle regioni".
Quanto all'andamento degli stoccaggi "finora è buono, siamo vicini al 60%", rassicura il Premier. "Confidiamo di arrivare all'obiettivo previsto entro novembre, questo è molto importante. Una misura approvata oggi è molto importante per questi stoccaggi", ha sottolineato.
"Stiamo riformando completamente l'assetto energetico del Paese. Le diversificazioni dei fornitori di gas sono il primo passo: via dalla Russia e non dipendere da un solo fornitore. Uno dei primi risultati di questo governo è che la dipendenza dal gas russo è scesa dal 40 al 25% già quest'anno, e - come detto - gli stoccaggi stanno andando bene".
Per Draghi "è importante ricordare che le rinnovabili sono l'unica strada che abbiamo nel lungo periodo". Certo, ora "ci agitiamo molto per avere i rifornimenti di gas di cui abbiamo bisogno", dice "ma bisogna sapere che questi non vanno a sostituire gli investimenti sulle rinnovabili, ma vanno a tamponare un'emergenza nel percorso che ci porterà a
un mondo che va tutto a rinnovabili".
Quindi una rassicurazione sulla tenuta dell'esecutivo dopo le polemiche delle scorse ore e a possibili frizioni con Giuseppe Conte (del quale secondo indiscrezioni stampa Draghi avrebbe chiesto la sostituzione, ricostruzione questa smentita dal Premier). "Non rischia, questo governo è stato formato per fare", dice il premier. "Ho anche detto dall’inizio che questo governo non si fa senza i Cinque stelle e questa resta la mia opinione. Non ho sentito Grillo, mentre ho sentito Conte ieri e ci siamo scambiati dei messaggi. Non ho mai fatto le dichiarazioni che mi sono state attribuite sui 5 Stelle, io non entro nei partiti. Non ho mai chiesto la rimozione di Conte e non sono disposto a guidare un governo con un’altra maggioranza"
Infine, un passaggio sull'azione di Governo che ha ottenuto "risultati importanti sul fronte internazionale (dal Consiglio Ue, al G7 e infine al vertice Nato), e importanti risultati sul fronte nazionale. Successi che sono merito di questa maggioranza di saper prendere decisioni con generosità e con l'interesse dell'Italia come bussola. Abbiamo davanti tante sfide che supereremo se avremo la stessa determinazione di questi mesi di governo", ha detto Draghi.