(Teleborsa) - Ancora nessun accordo per i taxi all'incontro al Mims con la viceministra Teresa Bellanova. Le organizzazioni sindacali presenti all'incontro hanno ribadito lo sciopero nazionale di 48 ore del 5 e 6 luglio, chiedono lo stralcio dell'articolo 10 del Ddl Concorrenza che attua un giro di vite alle concessioni e sollecitano l'avvio della riforma del settore.
Per la viceministra Bellanova è stata avviata con gli operatori del settore, sia i tassisti che gli Ncc, una "importante fase di ascolto" ed è emersa la possibilità di andare oltre la richiesta di stralcio per una "riflessione nel merito". "Dopo questo primo momento di ascolto, seguito da un confronto con i gruppi parlamentari, torneremo a un nuovo appuntamento", ha aggiunto Bellanova, sottolineando "siamo consapevoli tutti dell’importanza di questo settore che riteniamo strategico” e dunque "chiedo a tutti responsabilità nei confronti dell’utenza e di un servizio che deve essere garantito".
"Consideriamo positivamente i segnali di apertura dimostrati dalla Viceministra Bellanova che, pur dichiarando di non sostenere lo stralcio dell’articolo 10 del ddl concorrenza, ha ribadito che non verrà cancellata né la legge quadro 21/92 che regola attualmente il settore del trasporto pubblico locale non di linea, né il percorso già fatto", replica la Uiltrasporti dopo l'incontro al Mims.
"Siamo inoltre d'accordo - prosegue la Uiltrasporti - con la necessità espressa dalla Viceministra di definire norme ed ambiti chiari anche per tutte le piattaforme tecnologiche presenti nel settore. In attesa di una nuova convocazione da parte del Mims prima del voto parlamentare sulla legge delega, valuteremo insieme ai nostri iscritti gli impegni che la Viceministra Bellanova vorrà assumersi e di conseguenza decideremo per la conferma o meno dello sciopero di 48 ore previsto per il 5 e 6 luglio."
Frattanto, il Codacons è pronto a dare battaglia in caso di scioperi e assemblee dei tassisti che dovessero bloccare il servizio a danno degli utenti. Qualsiasi manifestazione sindacale della categoria deve essere organizzata nel rispetto delle disposizioni vigenti e garantendo i servizi minimi alla collettività – spiega il Codacons – Qualsiasi sciopero selvaggio o assemblea che blocchi la circolazione dei taxi potrebbe infatti configurare la fattispecie di interruzione di pubblico servizio e, in tal senso, siamo pronti a rivolgerci alle competenti Procure affinché i diritti degli utenti siano adeguatamente garantiti.