(Teleborsa) - Banca d'Italia ha fatto sapere che l'ipotesi di dimissioni anticipate del governatore Ignazio Visco "non è all'ordine del giorno". Questa mattina Il Foglio aveva scritto che Visco potrebbe dimettersi con un anno di anticipo, lasciando a ottobre di quest'anno, per far gestire a Mario Draghi la successione prima della fine della legislatura. Il suo mandato scadrebbe naturalmente a ottobre 2023.
"La notizia è gustosa, è stata confermata al Foglio da alcune fonti importanti, ed è una notizia che va collocata all'interno di uno specifico schema di gioco condiviso dalle più importanti istituzioni del paese", si legge in un articolo firmato dal direttore Claudio Cerasa. L'obiettivo sarebbe "irrobustire la spina dorsale del paese e mettere l'Italia in sicurezza" e "tenere saldi gli argini dell'anti populismo".
Visco è al suo secondo mandato: è stato nominato governatore della Banca d'Italia dal 1° novembre 2011 e confermato nella nomina dal 1° novembre 2017.
Assunto in Banca d'Italia nel 1972, è nominato Capo del Servizio Studi nel 1990. Dopo una parentesi all'OCSE e il ritorno in Bankitalia, è nominato nel 2004 Direttore centrale per le Attività estere e, nel marzo 2006, Direttore centrale per la Ricerca economica. Nel 2007 entra nel Direttorio della Banca d'Italia, dove ricopre fino all'ottobre 2011 la carica di Vice Direttore Generale.