(Teleborsa) - Dopo il via libera con fibrillazioni in Senato, per effetto dell'uscita del Ministro Di Maio ed altri parlamentari dal M5S, anche la Camera ha votato a favore la risoluzione di maggioranza, sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo. Il testo è stato approvato con 410 sì, 29 no e 34 astenuti.
"L'unità è fondamentale, in questi momenti, quando il Paese è sia pure indirettamente coinvolto in una guerra. Le decisioni che si devono prendere sono molto complesse anche a livello personale, sono decisioni profonde, che hanno risvolti anche morali profondi e complicati. Per cui avere il vostro sostegno nel prendere queste decisioni è fondamentale per me", ha affermato Draghi, citando anche le ricadute delle sanzioni sulle famiglie e sul loro potere d'acquisto.
Il discoro di Draghi alla Camera, in sostanza, ha ripercorso quello di ieri al Senato, riepilogando innanzitutto i temi all'ordine del giorno del prossimo Consiglio europeo del 23 e 24 giugno: gli sviluppi della guerra in Ucraina e il sostegno europeo a Kiev; le ricadute umanitarie, alimentari, energetiche e securitarie del conflitto; gli aiuti a famiglie e imprese colpite dalla crisi; le prospettive di allargamento dell'Ue; i seguiti della Conferenza sul futuro dell'Europa.
Fra gli obiettivi anche la necessità di ricercare una pace duratura, che l'Italia ha cercato sin dal primo momento anche se - avverte - "per mettersi seduti e cominciare a delineare un piano di pace, bisogna che una parte, che oggi sta continuando la guerra e cercando posizioni di vantaggio" si ritiri e "solo allora si potrà cominciare a parlare di pace", ma le posizioni sono ora inconciliabili.
A proposito delle eccezioni di alcuni parlamentari sull'efficacia delle sanzioni, Draghi ha replicato che tutte le organizzazioni internazionali ed i dati segnalano che diventeranno "ancora più efficaci questa estate e tutti i segnali che arrivano dalla Russia danno l'evidenza che questo sta succedendo".