Il presidente del Consiglio Mario Draghi nelle comunicazioni al Senato prima del Consiglio Ue ha dichiarato che il governo "insieme ai partner Ue e G7 intende continuare a sostenere l'Ucraina come questo Parlamento ci ha detto di fare". "I nostri canali di dialogo restano aperti, non smetteremo di sostenere la diplomazia e cercare la pace, nei termini che sceglierà l'Ucraina". ha sottolineato. "Ricercare la pace, superare la crisi: questo è il mandato ricevuto dal Parlamento, da voi. Questa è la guida della nostra azione", ha aggiunto il presidente del Consiglio.
"La strategia dell'Italia - ha spiegato Draghi - in accordo con l'Ue e il G7, si muove su due fronti, sosteniamo l'Ucraina e imponiamo sanzioni alla Russia perché Mosca cessi ostilità e accetti di sedersi al tavolo dei negoziato".
Il presidente del Consiglio ha ricordato come il conflitto abbia innescato "una crisi umanitaria di dimensione straordinaria, sono a rischio le forniture di grano nei paesi più poveri" e nei porti ucraini sono bloccati "milioni di tonnellate del raccolto precedente". Bisogna "liberare le scorte che sono in magazzino per sbloccare le forniture e fare spazio al nuovo raccolto che arriverà a settembre", ha ribadito Draghi. "Negli ultimi giorni la Russia ha ridotto le forniture di gas all'Ue e all'Italia, dall'inizio della guerra il governo si è mosso con rapidità per trovare fonti alternative", ha sottolineato. "Potremo ridurre già dall'anno prossimo la dipendenza dal gas russo", ha aggiunto.
Il prossimo Consiglio europeo è in programma il 23 e 24 giugno a Bruxelles.