(Teleborsa) - L'assemblea degli azionisti di Saipem ha approvato, in sede ordinaria, il bilancio di esercizio 2021 che chiude con una perdita di 2,38 miliardi di euro.

In sede Straordinaria i soci hanno attribuito al CdA la facoltà, da esercitarsi entro il 31 marzo 2023, di aumentare, in via inscindibile e a pagamento, il capitale sociale per un importo di Euro 2 miliardi, comprensivo dell’eventuale sovrapprezzo, mediante emissione di azioni ordinarie, prive di valore nominale espresso, da offrire in opzione agli azionisti ordinari e di risparmio, in proporzione al numero di azioni dagli stessi detenute, aventi godimento regolare e le medesime caratteristiche delle azioni ordinarie in circolazione alla data di emissione.

Il tutto con il contestuale raggruppamento delle azioni ordinarie e delle azioni di risparmio nel medesimo rapporto, da definirsi a cura del Consiglio di Amministrazione, nel limite di una nuova azione ordinaria ogni massime 20 azioni ordinarie esistenti e di una nuova azione di risparmio ogni massime 20 azioni di risparmio esistenti, previo annullamento delle azioni ordinarie e di risparmio nel numero massimo necessario per consentire la quadratura complessiva dell'operazione, senza modifiche del capitale sociale, e la conseguente modifica e aggiornamento dell’articolo 6 dello statuto sociale al fine di recepire il ricalcolo, derivante dal raggruppamento azionario, delle espressioni numeriche dei privilegi delle azioni di risparmio.
Eni e CDP Industria, azionisti che esercitano il controllo congiunto su Saipem, si sono irrevocabilmente impegnati a sottoscrivere tutte le azioni ordinarie di nuova emissione proporzionalmente spettanti alla partecipazione complessivamente detenuta in Saipem, pari al 43% del capitale sociale ordinario.

Nel contesto dell’aumento di capitale BNP PARIBAS, Citigroup Global Markets Limited, Deutsche Bank, HSBC, Intesa Sanpaolo | IMI Corporate & Investment Banking e UniCredit Bank AG, Milan Branch agiranno in qualità di Joint Global Coordinator e Joint Bookrunner sulla base di un accordo di pre-underwriting avente ad oggetto l’impegno (a condizioni in linea con la prassi di mercato per operazioni similari) a stipulare con la Società, in prossimità dell’avvio dell’offerta in opzione, un accordo di garanzia per la sottoscrizione delle azioni ordinarie eventualmente rimaste non sottoscritte all’esito dell’offerta in borsa dei diritti inoptati per un ammontare complessivo pari a circa 1.138 milioni di euro.