(Teleborsa) - Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, l'Italia sarà indipendente dalle forniture di gas russo nella seconda metà del 2024. "L'Italia importa il 40% di gas dalla Russia e al momento questi 29 mld di metri cubi annui sono a rischio e questo rende il periodo difficile per il nostro paese e per il resto dell'Europa – ha ricordato durante il suo intervento al forum "Verso Sud" organizzato a Sorrento –. Negli ultimi due mesi abbiamo lavorato duro per differenziare le forniture e particolarmente nella collaborazione con i nostri partner in Africa. Ci sono 6 o 7 paesi al momento con cui il governo italiano ha siglato accordi specifici per 25 mld di metri cubi per i prossimi anni e questo rende la situazione più agevole".

"Come potete immaginare un po' di questo nuovo gas sarà disponibile nei prossimi 6 mesi e ci sarà un progressivo aumento delle nuove forniture. E la nostra previsione è che se la situazione non cambierà drasticamente nei prossimi mesi saremo in grado di completare i nostri stoccaggi e di essere indipendenti nella seconda metà del 2024", ha affermato Cingolani.

"Vorrei fare un paragone con la situazione del Covid. È stato dimostrato che se uniamo le forze possiamo sviluppare un vaccino in 8 mesi, cosa che era assolutamente inaspettata e nessuno lo avrebbe pensato nel passato. Ora dobbiamo dimostrare che esattamente come abbiamo fatto con il Covid, abbiamo una emergenza pandemica energetica in un certo qual modo. Dobbiamo unire le forze per investire seriamente perché questa non potrà essere superata se non con uno sforzo congiunto globale", ha aggiunto. Cingolani ha spiegato che "questo avrà anche un impatto sociale notevole non solo economico. Ci sono tre miliardi di persone che non hanno accesso all'energia. Quindi se riusciamo a costruire fonti di energia programmabili e altamente efficienti, a basso costo e universali nei prossimi anni avremo aiutato questi tre miliardi di persone, riducendo le ineguaglianze a livello planetario".

Il ministro ha poi sottolineato che il Governo negli ultimi 4 mesi ha autorizzato più di 2,5 GW di nuova capacità rinnovabile, "più di quanto autorizzato negli ultimi tre anni e questo significa che ci aspettiamo una decisa accelerazione nelle installazioni di nuovi impianti nei prossimi sei mesi. Pensiamo di risparmiare approssimativamente da 5 a 6 milioni di mc di gas già da questo anno".

Al forum di Sorrento sul dossier energia è intervenuto anche il ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, "Il Sud è la porta del Mediterraneo, dell'Africa del Nord del Medio Oriente, il luogo eletto per produrre energia verde e trasportarla in Europa. Nel futuro, nei prossimi 20-30 anni, il Sud diventa luogo strategico, la porta d'ingresso dell'energia per mantenere tutta l'Europa", ha affermato. "Il Sud ha il sole che gli altri non hanno", ha aggiunto.

Giorgetti ha poi allargato il discorso anche ad un altro settore particolarmente interessato dalla transizione energetica, quello dell'automotive. "Rivendico con orgoglio in materia di automotive la scelta di quando non ho voluto firmare il Cop26 che stabiliva l'ineluttabilità dell'elettrico come destino il comparto. Questo significherebbe consegnare a un grande paese, di cui non faccio il nome, la nostra sovranità in materia di automotive nel giro di 20 anni come abbiamo fatto per il gas con la Russia". "Difendiamo il principio di neutralità tecnologica, per cui i biocarburanti e l'idrogeno, per il quale è poi necessario garantire un sistema infrastrutturale per alimentare le auto a idrogeno. Lo Stato deve garantire la possibilità di rifornimento".

"Credo – ha aggiunto il ministro – che la tecnologia vada più velocemente della politica e non capisco perché la politica debba dire che il destino sia quello dell'elettrico. Sono convinto che idrogeno farà progressi significativi e sarà competitivo".