(Teleborsa) - Portobello ha comunicato la sua totale estraneità alla maxi frode e riciclaggio sugli spazi pubblicitari che ha portato agli arresti domiciliari di quattro manager e sequestri per 28 milioni di euro. La società, secondo il proprio modello di business, "vende pubblicità a soggetti terzi in maniera ordinaria e continuativa, rimanendo ignara rispetto all'utilizzo che tali soggetti ne possano fare", si legge in una nota della società quotata su Euronext Growth Milan e specializzata nella fornitura di prodotti di qualità a prezzi accessibili e nella distribuzione di servizi media anche attraverso attività di permuta (c.d. barter).

"La società non ha ricevuto alcuna notifica o informazione in relazione alle predette notizie di stampa, né è stata notiziata e/o informata dall'autorità inquirente", evidenzia Portobello, che di dice pronta ad "agire legalmente per tutelare i suoi diritti nei confronti di qualsiasi terzo per eventuali danni subiti o per la trasmissione di notizie errate".

Le indagini, si legge in una nota della procura, hanno consentito "di ricostruire l'esistenza di un'associazione a delinquere finalizzata alla realizzazione di un complesso meccanismo di frode fiscale, ideato e denominato dagli stessi indagati "Press deal", attraverso la simulazione dell'acquisto e della vendita di spazi pubblicitari tra le società coinvolte". Le società avrebbero usato cartelloni collocati nelle città, come quelli di Clear Channel e Portobello.

In seguito alla diffusione delle notizie si è registrato un importante ribasso a Piazza Affari per Portobello, che ha archiviato la sessione in forte flessione, mostrando una perdita del 9,44% sui valori precedenti e attestandosi a 35,5 euro per azione.