(Teleborsa) - Nel prossimo futuro ci attendono "sfide importanti", siamo convinti che "con il supporto di tutti gli stakeholder saremo in grado di affrontarle e di trasformarle in concrete opportunità di sviluppo e crescita". Così il presidente di TIM Salvatore Rossi e l'AD Pietro Labriola si rivolgono agli azionisti nella tradizionale lettera pubblicata in occasione dell'assemblea di bilancio. In quasi un secolo di storia - sottolineano - il Gruppo TIM è passato attraverso diverse ristrutturazioni e, indipendentemente dalla fisionomia che assumeremo a seguito dell’operazione di riassetto allo studio, "la certezza è che TIM continuerà ad essere un patrimonio di tecnologie, professionalità e infrastrutture a servizio dello sviluppo economico e sociale italiano".

Fattibilità del piano di separazione entro l'estate
La fattibilità e la definizione del progetto di separazione prevista dal piano avverrà entro l’estate - ribadiscono i top manager -. "Al tempo stesso potremo anche meglio beneficiare degli stimoli all’adozione delle tecnologie dell’ICT previsti all’interno del PNRR".

Nostro riassetto in linea con contesto
Le motivazioni e le logiche che guidano il progetto di riassetto e di riorganizzazione attualmente allo studio (così come la nostra proposta di coinvestimento recentemente giudicata conforme alla normativa europea da parte di AGCOM), non rappresentano quindi un caso isolato ma, al contrario, si inseriscono all’interno di un contesto che sembra evolvere in questa direzione. Progetti di valorizzazione di asset o attività di rete, ancorché su scala minore e più circostanziata, negli ultimi anni si sono intensificati sia in Italia (si pensi a Inwit e più recentemente a FiberCop) sia a livello europeo ed internazionale, soprattutto grazie all’interesse mostrato da parte dei fondi infrastrutturali. Si pensi, ad esempio - spiegano Rossi e Labriola - all'operazione in Francia con il progetto SFR FTTH (2018) o in Portogallo con Altice Portugal FTTH (2020) o anche a quelle in Sud America di Infraco in Cile (2021), FiBrasil in Brasile (2021), Colombia FiberCo in Colombia (2021). La nascita di soggetti interamente dedicati alla realizzazione di infrastrutture di rete ha come obiettivo il miglioramento dell’efficienza del mercato rendendolo più solido e sostenibile a beneficio dei consumatori e dell’intero settore.
Brasile cresce: da OI e 5G nuova spinta
Il Brasile resta il fiore all'occhiello di TIM. Lo ribadiscono il Presidente e l'AD della compagnia telefonica. "L’approvazione da parte delle autorità brasiliane dell’operazione che ha portato TIM Brasil ad acquisire una parte rilevante degli asset del gruppo Oi - si legge in un passaggio della lettera - determinerà un "incremento della base clienti, che a sua volta ci permetterà di far crescere le economie di scala e di scopo". Ulteriore stimolo e crescita arriveranno dal "lancio del 5G e da un’ulteriore valorizzazione della base clienti costruita attraverso partnership dedicate, che interesseranno il settore bancario e l’entertainment".

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