(Teleborsa) - "Il 2021 è stato ancora un anno difficile, che è partito ovviamente molto in salita e poi siamo stati bravi a mantenere il ritmo che abbiamo preso fin dall'inizio, che ha visto tanta innovazione e quindi purtroppo qualche volta anche bassa marginalità, però abbiamo mantenuto i clienti". Lo ha detto a Teleborsa Walter Bertin, fondatore e CEO di Labomar, a margine dell'Investor Conference "Mid & Small in London 2022", organizzata da Virgilio IR e Mediobanca. "Nel nostro mondo i prodotti storici sono quelli invernali e tutti i probiotici: per noi vuol dire il 25% del fatturato e si sono drammaticamente ridotti perché con l'uso della mascherina è sparita la patologia. Abbiamo integrato con prodotti nuovi e abbiamo mantenuto più o meno la dimensione. Adesso stanno tornando i prodotti vecchi, quindi abbiamo questi e quelli", ha aggiunto il numero uno della società quotata su Euronext Growth Milan e attiva nello sviluppo e produzione di integratori alimentari e dispositivi medici.

Negli ultimi mesi la società ha completato anche due operazioni di natura straordinaria. "Abbiamo portato a casa a novembre il 100% di una società che è fortemente strategica, perché l'ho fondata nel 2011 insieme a un collega e finalmente l'ho portata a casa perché è tutta la parte di ricerca e sviluppo sulle materie prime: partire dalle piante, che comunque è la mia passione, e trasformare in qualcosa che possiamo usare nei prodotti e dare ai miei clienti", ha spiegato Bertin. "Dall'altra parte abbiamo invece fatto una cosa diversa: abbiamo preso il 70% di un'azienda basata a Orvieto, con una bravissima imprenditrice e molto energica che lavora normalmente negli ospedali con dei prodotti che vengono utilizzati per pazienti allettati e che hanno problemi di pelle: quindi vediamo opportunità nel paziente post intervento, dove ci sarà un futuro perchè tutti siamo destinati a invecchiare".




"Il focus ora è consolidare quello che abbiamo preso, perché comunque abbiamo preso delle aziende di dimensioni medio-piccole, tutte con delle fortissime energie all'interno e questa sinergia si sta realizzando adesso - ha puntualizzato il CEO di Labomar - Però mettere tutti d'accordo e fare un progetto comune in questa sinergia anche di supply chain non è facile e vogliamo completarlo. Così possiamo mettere a terra il valore di quello che abbiamo acquisito".

"Dall'altra parte non ci stiamo fermando nello scouting - ha continuato - Dove io cercherò di fare sicuramente qualcosa è l'ambito tecnologico: trovo delle bellissime società, strutture e startup che hanno tecnologie importanti e magari non ancora espresse nel mio ambito. Vorrei raccogliere questo e sostenere queste società, dando loro la possibilità di crescere. Il mio sarà principalmente sulla parte tecnologica".

Guardano all'outlook per l'esercizio in corso, ha affermato: "Il 2022 è complicato per i problemi che hanno tutti. Per le materie prime con prezzi elevati, e che non trovi, stiamo cercando di fare qualcosa, ma non è facile. Inoltre, risentiamo ancora molto del Covid e della positività, in quanto perdiamo alcuni turni di lavoro perché le persone sono positive. Infine, non siamo insensibili a quello sta causando il conflitto, vuoi perché comunque siamo persone e siamo assolutamente d'accordo che queste cose non devono succedere, sia sul fronte materie prime e mercato, perché noi comunque soprattutto in Russia abbiamo mercato, in Ucraina anche, e non lo possiamo utilizzare per sicurezza".

"Vediamo il 2022 in buona crescita, perché comunque il mercato si sta muovendo - ha concluso Bertin - Noi lavoriamo con la prescrizione del medico, e il medico oggi prescrive, lavoriamo con la farmacia, e oggi la farmacia ha persone che vanno. Quindi io la vedo buona da un punto di vista dimensionale e spero di poter esercitare tutto quello che abbiamo a disposizione".