(Teleborsa) - Vivendi chiude l'esercizio 2021 con ricavi pari a 9,57 miliardi in aumento del 10,4% rispetto al 2020 grazie a tutte le divisioni del gruppo, Canal+ Group, Havas Group ed Editis e all'integrazione di Prisma Media.

L'utile netto rettificato è di 649 milioni, più che raddoppiato rispetto ai 292 milioni dell'anno precedente grazie alla "crescita dell'EBITA (+392 milioni di euro) e dei proventi da partecipazioni (+115 milioni di euro), parzialmente compensati dalla diminuzione della quota di Vivendi sugli utili di Telecom Italia, valutati con il metodo del patrimonio netto".

All'assemblea dei soci del 25 aprile, Vivendi proporrà un dividendo di 0,25 euro per azione per l'anno 2021. Gli azionisti che hanno mantenuto le azioni UMG (Universal Music Group) - si legge nella nota dei conti - hanno ricevuto un dividendo aggregato di 0,65 per azione rispetto all'esercizio 2021 (erano 0,60 euro per azione rispetto all'esercizio 2020), composto da un dividendo di 0,25 euro per azione pagato da Vivendi e da un dividendo di 0,40 euro per azione pagato da UMG nell'ottobre 2021 e nel secondo trimestre 2022.
Svalutata quota in TIM per 728 milioni
Il gruppo francese, nella nota che accompagna il bilancio 2021, fa sapere di aver svalutato la quota TIM, in portafoglio per 728 milioni di euro (-0,20 euro per azione) in particolare "per contabilizzare le incertezze economiche ei cambiamenti strategici che potrebbero influenzare le prospettive di TIM".