(Teleborsa) - In Italia, il 39% dei membri dei Board delle società in cui BNP Paribas AM investe è donna, una presenza superiore rispetto alla media delle società quotate sia in Italia (36%) che nel resto del mondo. Il dato italiano è secondo in Europa solo alla Francia (43,5%), mentre a livello globale le donne costituiscono in media il 25% dei membri dei CdA delle società in cui investe BNPP AM, rispetto al 18% delle società quotate.

E' quanto emerge da uno stigio globale condotto da BNP Paribas AM su 3.500 società in cui la banca d'affari investe rispetto alle 17.000 società quotate registrate nella banca dati Institutional Shareholder Services.

Le differenze geografiche sono notevoli: in Europa, Nord America, Australia, Sud Africa e Nuova Zelanda si applica una soglia obiettivo del 30% minimo di donne nei consigli di amministrazione, contro il 15% di America Latina, Asia, Medio Oriente e resto Africa considerate meno avanzate in termini di inclusione. In particolare, in Europa (34%), Australia e Nuova Zelanda (35%) e Sudafrica (33%) l’obiettivo è stato raggiunto e superato, mentre negli Stati Uniti si registra una media del 27%. a media del 22%.

"Le differenze geografiche riscontrate vanno viste all’interno di una cornice più ampia, che tenga anche conto del contesto economico, socio-culturale e normativo", spiega Orsolya Gal, Senior Stewardship Analyst di BNP Paribas AM, aggiungendo che "le società con una maggiore capitalizzazione di mercato tendono a integrare il tema della diversity più facilmente rispetto alle società più piccole".