(Teleborsa) - I corsi della SI Academy di San Giovanni a Teduccio, nati da un accordo con l'Università Federico II nell'ambito del progetto Autostrade del Sapere, si tradurranno presto in concrete possibilità professionali per una trentina di giovani ingegneri. Come era stato preannunciato nell'autunno scorso all'avvio dell'attività didattica, il Gruppo Autostrade per l'Italia è pronto a mettere sul tavolo l'assunzione di 24 profili di cui l'azienda ha assoluta necessità. Tra questi, engineering coordinator, progettisti, addetti alla direzione lavori, project control, planner e addetti all'ufficio tecnico. L'obiettivo– spiega Aspi in una nota – è "creare le competenze indispensabili per costruire il futuro della mobilità sostenibile e la sicurezza delle infrastrutture del Paese".

In un incontro svoltosi oggi a Napoli il responsabile People Management del Gruppo Gregorio Moretti e l'HR Manager di Tecne Mario Basile, hanno fatto il punto sull'andamento dei corsi – giunti a metà del programma – anticipando agli studenti della SI Academy le opportunità che potrebbero aprirsi, per gli studenti più meritevoli, al termine del percorso formativo.

La SI Academy di San Giovanni a Teduccio nasce con l'obiettivo di formare alti profili professionali nell'ambito della concezione, gestione e monitoraggio delle infrastrutture stradali e autostradali. Le selezioni delle candidature per l'accesso ai corsi semestrali (raccolte tramite bandi rivolti a studenti laureati in ingegneria) hanno visto nei mesi scorsi ricadere la scelta su 24 giovani neolaureati e 12 dipendenti del Gruppo (tra ASPI, Tecne e Tangenziale di Napoli). Tra gli studenti selezionati, 20 di loro sono campani, l'età media è di 27 anni, la media dei voti della laurea specialistica è di 110/110; i titoli di studio vanno da Ingegneria dell'Ambiente e Territorio all'Ingegneria Civile, dall'Ingegneria edile e Architettura, Ingegneria dei Sistemi idraulici e di Trasporto, Strutturale e Geotecnica.

"La nostra alleanza con università e centri di ricerca – afferma l'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia Roberto Tomasi – messa in campo per formare le competenze del domani e sviluppare nuove soluzioni tecnologiche, è uno dei pilastri del Piano di trasformazione del Gruppo e guarda anche al fabbisogno di saperi del Paese, in un momento storico cruciale. Il percorso intrapreso a Napoli con l'Università Federico II ne è vivida espressione: il futuro della mobilità sostenibile è anche in questi talenti".

In base all'accordo siglato a maggio dell'anno scorso proposto all'Ateneo dal Dipartimento di Strutture per l'Ingegneria e l'Architettura diretto da Andrea Prota nell'ambito della partnership con il Gruppo, la Federico II – sottolinea Aspi – dà un contributo rilevante in termini di competenze tecnologiche, nei settori della progettazione di nuove opere, nel monitoraggio e nella valutazione della sicurezza delle infrastrutture esistenti, oltre che nel potenziamento della rete. Tra le attività, l'Ateneo fornisce inoltre supporto nell'uso e nello sviluppo di tecnologie digitali studiate per la sicurezza della rete autostradale gestita da ASPI. Una collaborazione reciproca che interviene dunque nell'ambito di diverse aree tematiche: dai sistemi di trasporto e mobilità integrata alla digitalizzazione dei processi di progettazione, fino allo sviluppo di progetti di intelligenza artificiale applicata alla mobilità.

"Con Autostrade del Sapere – afferma Gian Luca Orefice, direttore Human Capital Organization di ASPI – portiamo avanti un impegno concreto, diffuso e continuo nel tempo per coltivare le competenze e i mestieri indispensabili per la trasformazione del nostro Gruppo e per lo sviluppo dell'intero sistema paese. Una produttiva collaborazione scientifica nel supporto alla didattica, nel finanziamento di borse di studio e la gestione di tirocini formativi che vede impegnata operativamente con le strutture dell'ateneo Tecne, società del Gruppo che svolge attività di progettazione, ingegneria e direzione lavori e che rappresenta uno dei tasselli strategici del Piano di Trasformazione di ASPI: un piano industriale da 21,5 miliardi, tra investimenti e ammodernamento della rete, che si basa sulla sicurezza e l'efficientamento delle infrastrutture, nell'ottica di una mobilità sostenibile e dell'implementazione dei servizi offerti".