(Teleborsa) - Tenaris chiude il 2021 con fatturato di 6,5 miliardi di dollari, in aumento del 27%, mentre l'Ebitda è più che raddoppiato a 1,35 miliardi.
Il gruppo rivede l'utile, nel periodo, che si attesta a 1,05 miliardi contro la perdita di 642 milioni registrata nel 2020.
Nel 2021 "i nostri risultati si sono fortemente ripresi dai peggiori effetti della pandemia, sostenuti dalla ripresa dell'attività di perforazione di petrolio e gas nelle Americhe e dalle misure strutturali che abbiamo adottato per migliorare la nostra redditività a lungo termine" - sottolinea Tenaris nella nota dei conti -.
Il dividendo annuale proposto è di 0,28 dollari per azione, che sarà in pagamento il 25 maggio.
Outlook
Nella prima metà del 2022, Tenaris prevede "ulteriori aumenti delle vendite grazie a prezzi più elevati in Nord America e alle consegne a un gasdotto offshore in Europa". Nel secondo trimestre - si legge ancora nella nota - "dovremmo assistere ad una significativa ripresa delle vendite in Medio Oriente e in Africa. Nonostante i maggiori costi energetici in Europa, il nostro margine Ebitda dovrebbe continuare ad aumentare anche nella prima metà dell'anno".Il titolo Tenaris già sui primi minuti di scambi si colloca in vetta al principale paniere passando di mano con un aumento del 2,91%.
L'analisi del titolo eseguita su base settimanale mette in evidenza la trendline rialzista del produttore di tubi per l'esplorazione e la produzione di gas più pronunciata rispetto all'andamento del FTSE MIB. Ciò esprime la maggiore appetibilità verso il titolo da parte del mercato.
Le implicazioni di breve periodo di Tenaris sottolineano l'evoluzione della fase positiva al test dell'area di resistenza 12,29 Euro. Possibile una discesa fino al bottom 12,03. Ci si attende un rafforzamento della curva al test di nuovi target 12,55.