(Teleborsa) - Si muove in forte rialzo ePrice, che passa di mano sopravanzando i valori precedenti del 14,59%.

A fare da assist alle azioni è la notizia che il CdA ha deliberato la sottoscrizione di una proposta vincolante pervenuta da Negma Group che conferma l’interesse a ripatrimonializzare e finanziare la società nonché a trasformare la stessa in un investment company.

Le risorse necessarie che consentiranno di risolvere la situazione verrebbero erogate in favore di Eprice mediante l’utilizzo di un prestito obbligazionario convertibile da emettere in una o più tranche, con esclusione del diritto di opzione, in favore di Negma sulla base di quanto già approvato dall’assemblea degli azionisti in data 27 aprile 2021, aumentato nell’importo fino a massimi Euro 20-22 milioni.

Negma prevede di sanare la situazione entro la fine del corrente anno 2022, mediante la conversione delle obbligazioni entro il medesimo periodo.
La Proposta prevede la concessione di un periodo di esclusiva fino al 15 marzo 2022 finalizzato alla predisposizione dell’accordo definitivo e alla verifica dell’avveramento di alcune condizioni sospensive, tra le quali l’avvio del processo di predisposizione del prospetto di quotazione e di un business plan sulla base delle linee guida indicate nella Proposta, nonché l’approvazione del bilancio 2020 e l’avvio del processo di predisposizione del Bilancio 2021. Negma inoltre pone come condizione che la Società mantenga lo status di quotata.

Su base settimanale, il trend del titolo è più solido rispetto a quello del FTSE Italia All-Share. Al momento, quindi, l'appeal degli investitori è rivolto con più decisione all'azienda leader dell'e-Commerce italiano rispetto all'indice di riferimento.

Lo scenario di medio periodo è sempre connotato positivamente, mentre la struttura di breve periodo mostra qualche cedimento, letto dai relativi indicatori, per l'opposizione della resistenza stimata a quota 0,0342 Euro. Funzionale il controllo della situazione di breve offerta dai supporti a 0,03. E' concreta la possibilità di una continuazione della fase correttiva verso quota 0,0278.


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