(Teleborsa) - All'indomani dell'annuncio del Cremlino sulla fine parziale delle esercitazioni e il rientro dei soldati alle loro basi, i ministri della Difesa Ue hanno valutato che l'ammassamento militare da parte della Russia nei dintorni dell'Ucraina continua. È quanto ha affermato il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg in conferenza stampa a margine della ministeriale della Difesa dell'Alleanza.
"Non vediamo alcun segno di de-escalation sul terreno, tutto questo deve cambiare. C'è un gran numero di forze pronte ad attaccare" ha sottolineato Stoltenberg.
L'Alleanza sta valutando un rafforzamento "di lungo termine" del fianco est e l'Italia, rappresentata dal ministro Lorenzo Guerini, si è detta "pronta a fare la sua parte" sull'invio di truppe per la deterrenza. "Dopo le parole però adesso ci vogliono i fatti", ha sintetizzato la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen.
Accogliendo al quartier generale i 30 ministri della Difesa alleati, Stoltenberg non ha definito le minacce militari della Russia come un tentativo d'imporre "una nuova normalità" nell'est e di ottenere concessioni.
Oggi, intanto, il Parlamento europeo ha approvato una proposta della Commissione per fornire a Kiev un'assistenza macro-finanziaria (AMF) di 1,2 miliardi di euro, una risorsa di emergenza per i paesi vicini all'Ue che hanno difficoltà a pagare i loro conti. Sarà erogata in due rate. Il prestito sosterrà la stabilizzazione economica dell'Ucraina e un programma sostanziale di riforme, si afferma nel testo approvato. Metà del prestito di 1,2 miliardi di euro può essere erogato immediatamente per promuovere la stabilità in Ucraina, se saranno soddisfatte alcune precondizioni. Il Paese deve mostrare di aver compiuto progressi nell'attuazione del un programma macroeconomico stabilito dal Fondo Monetario Internazionale (FMI), si legge in una nota. I deputati sottolineano anche che il rispetto "di meccanismi democratici effettivi, compreso un sistema parlamentare multipartitico, e dello Stato di diritto, nonché alla garanzia del rispetto dei diritti umanici" sono ulteriori precondizioni per l'erogazione. La risoluzione, adottata con procedura d'urgenza, è passata con 598 voti favorevoli, 55 contrari e un'astensione. L'accesso dell'Ucraina a capitali stranieri si è ristretto fortemente a causa della minaccia militare della Russia e del peggioramento della situazione economica in seguito alla pandemia del Covid-19.
Ucraina, Stoltenberg: "Gran numero di forze russe pronte ad attacco"
La Nato non rileva nessun segnale di de-escalation da parte di Mosca. Parlamento Ue approva 1,2 miliardi di euro di prestiti all'Ucraina
16 febbraio 2022 - 23.22