(Teleborsa) - CiviBank ha chiuso il 2021 con un utile netto di 14,1 milioni di euro, in crescita del 108,2% rispetto allo scorso esercizio, che rappresenta il miglior risultato in 135 anni di storia della banca (dopo il 2015 quando ci fu l'utile straordinario della cessione ICBPI). I nuovi finanziamenti alle imprese e alle famiglie del territorio sono stati pari a 773 milioni di euro (+16,9% a/a), mentre le masse amministrate da Civibank salgono a 7.844 milioni di euro (pari al 22% del PIL della Regione Friuli Venezia Giulia).

Al 31 dicembre 2021 i crediti verso la clientela si attestano a 3.280 milioni di euro, in crescita del 10,1% rispetto al 31 dicembre 2020 (2.978 milioni di euro). Il margine di interesse si attesta a 76,5 milioni di euro, in crescita del 20,1%. Le commissioni nette sono pari a 36,2 milioni di euro, in crescita del 15,8%.

Alla chiusura del periodo i crediti deteriorati (NPE), al netto delle rettifiche di valore, totalizzano 126 milioni di euro, in calo del 12,5% rispetto a dicembre 2020, con un coverage ratio del 51,1%. Il CET1 ratio sale al 16,4%, anche per effetto dell'operazione di rafforzamento patrimoniale conclusasi nel secondo semestre del 2021.

La raccolta diretta, rappresentata già al netto della componente riferita a controparti centrali, registra una consistenza di 3.320 milioni di euro, in crescita del 8,1% rispetto al 31 dicembre 2020. La raccolta indiretta, ammonta a 1.245 milioni di euro, in crescita del 7,1% rispetto al 31 dicembre 2020. L'ammontare di risparmio gestito è pari a 1.049 milioni di euro, in aumento dell’ 11,2% rispetto al 31 dicembre 2020.