(Teleborsa) - BPER ha chiuso il 2021 con un margine di interesse di 1.505,4 milioni di euro (385,9 milioni di euro nel 4° trimestre, in calo rispetto al trimestre precedente a seguito alla pressione competitiva), commissioni nette di 1.641,6 milioni di euro (+7% nel 4° trimestre a 469,2 milioni di euro) e proventi operativi netti di 3.388,3 milioni di euro (897,5 milioni negli ultimi tre mesi dell'anno, +0,6% rispetto al trimestre precedente). L'utile dell'esercizio di pertinenza della capogruppo è stato pari a 525,1 milioni di euro (rispetto ai 236,9 milioni di euro al 31 dicembre 2020). Il costo del credito ordinario è pari a 67 p.b., il Common Equity Tier 1 (CET1) ratio Phased In proforma è pari a 14,5%.

"Il 2021 è stato un anno particolarmente importante per BPER sotto diversi aspetti, a partire dal significativo rafforzamento della posizione competitiva, che ci ha consentito di incrementare la quota di mercato degli impieghi dal 3,0% al 4,4% con una maggiore presenza nelle zone più produttive e dinamiche del paese e aumentare anche il numero di clienti di oltre il 50% dai 2,7 milioni precedenti a 4,2 milioni", ha commentato l'AD Piero Luigi Montani. "Da sottolineare - ha aggiunto - la crescita derivante dal business bancario tradizionale e dall'attività di finanziamento in forte accelerazione nell'ultimo trimestre dell'anno, a conferma della ripresa economica in atto. Trend che ci aspettiamo prosegua anche nel 2022 trascinato dagli investimenti previsti dal PNRR".

Il consiglio ha approvato la proposta per la distribuzione di un dividendo unitario in contanti pari a 6 centesimi di euro per ciascuna delle 1.413.263.512 azioni rappresentative del capitale sociale (al netto di quelle che saranno detenute in portafoglio alla data di stacco cedola: n. 2.147.560 al 7 febbraio 2022), per un ammontare massimo complessivo pari a 84.795.810,72 euro.

La raccolta diretta da clientela si attesta a 101,4 miliardi di euro (+3,5% rispetto a fine settembre 2021). All'interno dell'aggregato la componente principale è rappresentata dalla raccolta da clientela ordinaria che ammonta a 96,2 miliardi di euro, costituita principalmente da conti correnti e depositi per 91,9 miliardi di euro, in aumento del 2,6% rispetto al trimestre precedente. La raccolta indiretta da clientela raggiunge 166,3 miliardi di euro, in leggera crescita rispetto a fine settembre 2021 (166,2 miliardi).

I crediti lordi verso la clientela sono pari a 82 miliardi di euro (+3,3% da fine settembre 2021), di cui crediti performing per 78 miliardi di euro (+4% da fine settembre 2021) e crediti deteriorati per 4 miliardi di euro (-8,2% da fine settembre 2021). L'incidenza di questi ultimi sul totale dei crediti lordi (NPE Ratio lordo) è pari al 4,9%, in ulteriore calo rispetto al 5,5% di fine settembre 2021 (7,8% a fine 2020), grazie ad ulteriori cessioni di crediti deteriorati finalizzate nel 4° trimestre 2021. Con riferimento alla composizione dei crediti deteriorati lordi, le sofferenze sono pari a 2 miliardi di euro (-14,3% t/t); le inadempienze probabili si attestano a 1,9 miliardi di euro (+0,5% t/t); i crediti scaduti ammontano a 127,8 milioni di euro (-20,1% t/t).