(Teleborsa) - L'azienda biellese Chiorino, tra i primi operatori al mondo nella produzione e commercializzazione di nastri di trasporto e cinghie di trasmissione per diversi settori di applicazione, si prepara a sbarcare sulla borsa di Milano, in particolare sul segmento Euronext STAR Milan. La società ha scelto Equita e Goldman Sachs come coordinatori globali dell'offerta prevista per la primavera, che vedrà un mix di aumento di capitale e vendita di azioni. La quotazione era già nei piani dell'azienda da diversi anni, in particolare da quando nel 2017 la TIP di Giovanni Tamburi è entrata nel capitale.
"Potevano essere l'ennesimo trophy asset italiano per una corporate internazionale. Abbiamo deciso invece di rilanciare con una quotazione a Piazza Affari. Cogliamo il momento, la spinta al consolidamento in un settore alla base dell'automazione industriale, soprattutto in Europa e Nord America. Vorremmo crescere sia per linee interne sia con operazioni di M&A", ha detto l'amministratore delegato Matteo Chiorino a L'Economia de Il Corriere della Sera.
Fondata nel 1906 come conceria, Chiorino è controllata dalla omonima famiglia e partecipata al 20% da Tamburi Investment Partners. Negli anni è diventata fornitore di riferimento nella produzione di nastri di trasporto e di processo per applicazioni industriali diversificate quali alimentare, packaging, aeroporti, tessile, movimentazione materiali e legno. Chiorino ha sede a Biella ed è oggi una multinazionale che opera in un mercato globale attraverso 21 filiali, una rete di distribuzione in circa 60 paesi e 950 dipendenti (di cui 650 all'estero). I ricavi ammontano a circa 140 milioni di euro, con l'80% del fatturato realizzato all'estero, mentre l'EBITDA si attesta a 36-37 milioni di euro.
La quotazione servirà per dare ulteriore spinta alle acquisizioni, con l'AD che afferma che "le opportunità di M&A nel continente nordamericano ci interessano e le valuteremo da vicino". Altri obiettivi sono potenziare l'hub produttivo di Biella e la crescita in Asia, con Chiorino che sottolinea che "ci aiuterà a essere più visibili sui mercati, anche per attrarre talenti".
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