(Teleborsa) - L'Italia è avanti nel riciclo degli imballaggi di carta e cartone, avendo raggiunto per la prima volta e con 15 anni d'anticipo il target europeo indicato al 2035 dell'85% (tale soglia è stata superata del 2,35%). Sono state prodotte in Italia 6,8 milioni di tonnellate di carta da macero nel 2020 dai circa 600 impianti distribuiti sul territorio nazionale, con un aumento del 3,2% rispetto all’anno precedente. La produzione di carta da macero è stata parzialmente condizionata dal lockdown ed il prezzo ha fluttuato leggermente, per assestarsi poi alla fine di settembre 2021 a 117 euro per tonnellata per la qualità 1.04 e 105 euro per la qualità 1.02.

E' quanto emerge dal Rapporto Unirima 2021 sull’Economia Circolare, presentato oggi a Roma dal Direttore Generale Unirima Francesco Sicilia, alla presenza del Sottosegretario al MITE Vannia Gava.

"La crisi climatica e ambientale impone al nostro sistema-Paese di considerare la transizione ecologica come una priorità non più rinviabile", ha affermato il Presidente di Unirima, Giuliano Tarallo sottolineando che i dati dimostrano che il settore è" un'eccellenza italiana che detta la rotta all'intero settore dell'economia circolare" e che occorre "garantire la competitività di mercato e la rapida implementazione dei progetti di investimento, in particolare per l'ammodernamento degli impianti esistenti”".

Il rapporto Unirima evidenzia che, nel 2020, il mercato della carta da macero ha risentito della crisi pandemica, che ha portato ad un generale calo dei quantitativi della produzione. A causa della difficile situazione legata all’emergenza sanitaria la produzione cartaria è calata del 4,1%, passando da poco più di 8,9 milioni di tonnellate nel 2019 a 8,53 milioni di tonnellate. La filiera si è sostenuta con la produzione di imballaggi promossi dal boom dell’e-commerce e del delivery, che hanno visto un incremento del 45% rispetto all’anno precedente.

L'Italia negli anni è divenuta esportatore netto di carta da macero: su un totale di 6,77 milioni di tonnellate di carta raccolte nel 2020, 1,8 milioni sono state esportate verso i mercati esteri, la metà verso il mercato europeo. Tuttavia, tra 2019 e 2020, sia import che export hanno subito un decremento, rispettivamente pari al 20,6% e allo 0,2% per l’export. Le cause, in entrambi i casi, risiedono prevalentemente nel rallentamento dell’economia e nei diversi lockdown legati all’emergenza sanitaria a livello mondiale.

Il PNRR prevede circa 58,5 miliardi di euro per l’attuazione di iniziative nell’ambito della "Rivoluzione verde e la transizione ecologica", di cui 1,5 miliardi alla realizzazione di nuovi impianti di gestione dei rifiuti e ammodernamento degli esistenti, oltre a 600 milioni per i cosiddetti progetti "faro". Le imprese del recupero e riciclo della carta da macero sono state inserite tra le aree di intervento ritenute strategiche dai decreti per l’economia circolare. Per Unirima occorre ora porre le basi per implementare i progetti di rinnovamento impiantistico, sostenendo le imprese del riciclo attraverso un contributo per ogni tonnellata di materiale recuperato da rifiuti e trasformato in “End of Waste” (EoW) o Materia Prima Seconda (MPS), nonché attraverso un aumento della copertura finanziaria prevista per il credito d’imposta.