(Teleborsa) - Per ora siamo solo ai test e alle sperimentazioni, con le prospettive più ottimistiche che parlano di un arrivo in Italia nel 2030, ma intanto Hyperloop viene sempre più indicato come il treno del futuro. A levitazione magnetica e sparati a oltre 1.000 chilometri all’ora all’interno di un tubo sotto vuoto, questi convogli permetterebbero di collegare Roma e Milano in meno di trenta minuti.
Il progetto Hyperloop è nato da una visione di Elon Musk, il fondatore di Tesla e SpaceX, ed è stata poi portata avanti da team di ricercatori in giro per il mondo. La società che è entrata con più convinzione nel mercato è Virgin Hyperloop, l'unica azienda al mondo che ha testato con successo la tecnologia Hyperloop con i passeggeri. Affiliata alla società fondata da Richard Branson, ha raccolto più di 400 milioni di dollari dagli investitori, ha scelto come CEO Jay Walder (che negli anni ha diretto compagnie cittadine di trasporto pubblico a New York, Hong Kong e Londra) e lo scorso novembre, vicino a Las Vegas, ha effettuato il primo test di una capsula Hyperloop con passeggeri a bordo: 500 metri percorsi a 400 km/h (a causa della brevità del tragitto).
"Abbiamo dimostrato non solo che è possibile ma che è anche sicuro, tema centrale quando parli di traporti di massa - ha spiegato Walder al Corriere della Sera - Proseguiremo i test con passeggeri in una nuova area dedicata in West Virginia. Sarà un lavoro intenso, di anni, e ci fornirà i riscontri per essere operativi sul territorio americano entro la fine della decade". "Vedo sviluppi importanti in Europa, stiamo lavorando a stretto contatto con i responsabili dei Trasporti della Commissione europea - ha aggiunto - Il piano della UE per la riduzione delle emissioni inquinanti entro il 2030 deve passare da cambiamenti radicali nel sistema di trasporto".
L'Italia è uno dei Paesi che si è dimostrato più interessato alla nuova tecnologia. "Abbiamo aperto un tavolo per una discussione preliminare con Leonardo su ingegnerizzazione delle capsule per l’utilizzo della loro tecnologia in fibra di carbonio in quanto riteniamo che le tecnologie italiane possano essere di supporto al progetto Hyperloop", ha detto Paolo Barletta, investitore italiano che con Alchimia è l’unico socio nel Vecchio Continente di Virgin Hyperloop. Lo sviluppo nel nostro Paese non sarà semplice, per la morfologia del territorio e per il fatto che per costruire un chilometro di infrastruttura Hyperloop ci vogliono intorno ai 60 milioni di euro.
"Da noi inizieremo, e parlo del 2030 o giù di lì, con tratte brevi: Milano-Malpensa e Roma-Fiumicino da percorrere in meno di 2 minuti. Poi il progetto è costruire una grande metropolitana del Nord, un sistema di tubi che vada da Torino a Venezia con fermate intermedie", racconta l'imprenditore italiano, che aggiunge che "a regime ci vorranno meno di 30 minuti" per andare da Milano a Roma.Barletta. Secondo Barletta il costo di un biglietto per andare dalla Capitale a Milano potrebbe oscillare tra "i 70 euro del treno e i 140 dell’aereo".