(Teleborsa) - Autostrade per l'Italia è "dispiaciuta per i disagi agli automobilisti e al territorio ligure e comprende le istanze provenienti dalle istituzioni locali" e per trovare una soluzione alla situazione attuale, "ritiene utile che si apra un tavolo formale di confronto tra le istituzioni e gli enti liguri e il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, a cui dà fin da subito la piena disponibilità a partecipare, nella sua qualità di ente concessionario dell’infrastruttura"
Lo ha dichiarato la società in una nota chiarendo di aver messo in campo "ogni sforzo possibile (oltre 1000 tecnici specializzati, con lavorazioni h24 7 giorni su 7) per rispettare la scadenza del 15 luglio per la fine delle ispezioni nelle gallerie liguri", deadline confermata dal Mit a cui "ASPI non può che attenersi rigorosamente".
Il Gruppo ricorda che a inizio anno era stato definito con il MIT un percorso condiviso, che ha consentito notevoli passi in avanti in tema di standard di monitoraggio e di sicurezza delle gallerie (l'ultima circolare in materia risale infatti al 1967).
"Tale percorso aveva visto l'emanazione di una importante linea guida sviluppata dalla società e fatta propria dal Ministero lo scorso 20 maggio, con la successiva indicazione di adozione a tutti i concessionari. Le successive prescrizioni ricevute dal MIT per la sola Liguria lo scorso 26 maggio hanno generato un'importante concentrazione di attività, e a tali indicazioni ASPI si sta scrupolosamente attenendo", prosegue la nota.
Da inizio anno la Società, a seguito dei monitoraggi effettuati, ha avviato interventi di manutenzione e ammodernamento (con conseguenti chiusure) sul 12% delle 285 gallerie della sola rete ligure e ha eseguito oltre 4000 interventi tra micro, minori e maggiori, lavorando ininterrottamente durante tutto il periodo di lockdown.
Le criticità per la viabilità continueranno dunque almeno fino al 15 luglio e solo dopo tale data, qualora i metodi di indagine indiretti messi a punto con il Ministero diano risultati favorevoli, si potrà ripianificare la fase conclusiva dei controlli, attenuando ma non annullando completamente i disagi. La società nelle scorse settimane aveva formulato al MIT diverse ipotesi di ripianificazione degli interventi allo scopo di ridurre gli impatti dei cantieri sulla viabilità.
"Più volte è stato ribadita la necessità di definire un chiaro quadro normativo e di riferimento e ci si augura che il MIT si possa esprimere nelle prossime ore, definendo criteri omogenei e condivisi a livello nazionale", conclude la nota.