(Teleborsa) - Previsioni choc dalla IATA, l'associazione che rappresenta il settore del trasporto aereo, che stima un impatto del Coronavirus, in termini di minori entrate prodotte dalla riduzione del traffico passeggeri, fra 63 e 113 miliardi di dollari.
Un impatto che equivale a quello della crisi finanziaria e che supera largamente i 29,3 miliardi di perdite stimati un paio di settimane fa, quando le previsioni tenevano conto di un'emergenza sanitaria circoscritta alla Cina, mentre oggi sono coinvolti ben 80 Paesi.
E' quanto specificato in un briefing a Singapore, dopo che l'International Air Transport Association aveva annunciato ieri un dimezzamento della crescita della domanda per effetto del Coronavirus. A gennaio infatti, il traffico ha registrato un incremento del 2,4% contor il +4,6% di dicembre, riportando la variazione mensile più bassa dal 2010. Per l'Italia si prevede il conto più salato con una previsione di riduzione del fatturato del 24%.
Queste previsioni pessimistiche fanno riferimento al solo traffico passeggeri, in quanto per il cargo ancora non sono state ancora effettuate stime sulle possibili ricadute. La IATA ha anche elaborato due diversi scenari previsionali: il primo più lieve prevede ricadute sono nei Paesi in cui sono stati confermati oltre 100 casi di contagio, tra i quali l'Italia, il secondo più pessimistico prevede ricadute in tutti i Paesi che abbiano mostrato almeno 10 casi confermati.
Il numero uno della IATA, Alexandre de Juniac, ha affermato che la situazione creata dal virus COVID-19 è "senza precedenti",
e che "in poco più di due mesi le prospettive del settore hanno subito un peggioramento drammatico. "Il settore deve ricevere la dovuta considerazione dai governi quando vengono varate misure di stimolo", ha aggiunto.
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