(Teleborsa) - Nel mondo, 1 donna su 3 ha subito violenza fisica o sessuale, nel corso della sua vita, e più di 2 donne su 3 sono state vittime della tratta di esseri umani, tre quarti delle quali venendo anche sfruttate sessualmente.
E' questo il quadro allarmante presentato dall'ONU in occasione della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne. La violenza contro le donne - si sottolinea - è una delle violazioni dei diritti umani più diffuse, persistenti e devastanti al mondo, ma nello stesso tempo è anche una delle meno segnalate a causa dell'impunità, del silenzio, dello stigma e del senso di vergogna che lo circondano.
"La violenza sessuale contro le donne e le ragazze affonda le sue radici in secoli di dominazione maschile", spiega il Segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, citando il persistere di disuguaglianze di genere.
Secondo l'ONU, la violenza è stata spesso perpetrata dalla famiglia: circa la metà delle donne uccise nel mondo è stata vittima del suo partner o della sua famiglia mentre solo 1 uomo su 20 ha subito circostanze analoghe.
Ma la violenza non è solo sessuale. La condizione di subordinazione della donna infatti è un fatto comune solo la metà delle donne sposate prende liberamente decisioni sul sesso, sull'uso della contraccezione e sull'assistenza sanitaria. L'abbandono scolastico precoce è molto diffuso e nega alle donne il diritto all'istruzione, impedendo loro di accedere all'istruzione superiore e, dunque, le ghettizza nel mercato del lavoro.
L'ONU ribadisce che la violenza contro le donne continua ad essere un ostacolo al raggiungimento dell'uguaglianza e dello sviluppo sostenibile, ricordando che l'Agenda 2030 pone particolare attenzione al tema della parità di genere, il cui necessario presupposto è rappresentato dalla lotta alla violenza contro le donne.