(Teleborsa) - Sulla vicenda Bio-on, la startup di bioplastiche coinvolta in una bufera giudiziaria, scende in campo il Codacons, che ha deciso di attivarsi a tutela dei risparmiatori e dei soggetti danneggiati dagli illeciti contestati dalla magistratura bolognese.
L’associazione ha deciso infatti di costituirsi parte offesa nell'inchiesta penale in cui si contestano false comunicazioni sociali delle società quotate e manipolazione del mercato, e offre assistenza legale agli azionisti danneggiati, finalizzata a far ottenere loro il risarcimento dei danni economici subiti. Il Codacons sta studiando inoltre la fattibilità di ulteriori azioni legali a tutela dei lavoratori dell’azienda.
Proprio per questo l’associazione ha deciso di convocare una prima assemblea informativa aperta a tutti i possibili danneggiati da questa vicenda, compresi ovviamente i titolari di azioni della Bio On che si trovano di fronte ad una situazione inaspettata con il rischio di perdere il valore delle azioni su cui hanno investito i loro risparmi.
Nel corso dell’incontro - che si terrà a Bologna presso Hotel Bologna Airport in Via Marco Emilio Lepido, 203/14 il prossimo 6 novembre dalle ore 18,00 alle ore 20,00 - verranno illustrate le iniziative che è opportuno che ciascun danneggiato ponga in essere da subito nonché la documentazione che è necessario reperire per potersi un domani costituirsi parte civile in un eventuale giudizio penale.
"Vogliamo andare veloce e affrontare il problema, quindi anche se la data è ancora provvisoria e potrebbe esserci un rinvio, abbiamo deciso di fissare il tavolo di salvaguardia di Bio-on in Città metropolitana per il pomeriggio del 6 novembre". A parlare è Fausto Tinti, consigliere metropolitano di Bologna con delega allo Sviluppo economico e sindaco di Castel San Pietro, paese dove ha sede lo stabilimento produttivo della società di bioplastiche, finita al centro dell'inchiesta della Procura bolognese per false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. "Non sarà facile mettere d'accordo in breve tempo istituzioni locali, sindacati confederali, Rsu e rappresentanti della proprietà per trovare una data comune, ma stiamo facendo il possibile" spiega Tinti. All'incontro parteciperà anche la Regione, "l'assessore alle Attività produttive Palma Costi vuole essere assolutamente presente", e i rappresentanti dei Comuni di Bologna, Minerbio e Bentivoglio, dove hanno sede altre strutture di Bio-on. Al tavolo si parlerà della salvaguardia del patrimonio produttivo e occupazionale dell'azienda. "Per quanto riguarda l'impresa - ha concluso Tinti - visto l'azzeramento dei vertici, dobbiamo ancora capire chi verrà".
Bio-on, il 6 novembre tavolo di crisi a Bologna. Codacons scende in campo per tutelare risparmiatori danneggiati
"Vogliamo andare veloce e affrontare il problema, quindi anche se la data è ancora provvisoria e potrebbe esserci un rinvio, abbiamo deciso di fissare il tavolo di salvaguardia di Bio-on in Città metropolitana per il pomeriggio del 6 novembre". A parlare è Fausto Tinti, consigliere metropolitano di Bologna con delega allo Sviluppo economico e sindaco di Castel San Pietro, paese dove ha sede lo stabilimento produttivo della società di bioplastiche
25 ottobre 2019 - 18.41