(Teleborsa) - Strada decisamente in salita per Libra, la criptovaluta di Facebook, che continua a perdere pezzi. Al momento dell'annuncio, a giugno scorso, Facebook sperava che l'elenco composto da una trentina di nomi di società, associazioni e università pronte a entrare nell’associazione che avrebbe gestito il suo più ambizioso progetto, potesse lievitare nei mesi. Le cose però sembrano essere andate diversamente e si corre il rischio che dalla lista si debbano depennare pezzi pregiati, soprattutto per quanto riguarda i colossi finanziari nei pagamenti.
La prima spallata al progetto arriva da Paypal che "ha deciso di rinunciare alla partecipazione", come afferma un portavoce in una mail citata dal Wall Street Journal il 5 ottobre. Ma non finisce qui: secondo alcune indiscrezioni, infatti, anche Visa e Mastercard, così come altri attori finanziari, starebbero valutando la possibilità di sfilarsi alla luce delle pesanti critiche di istituzioni finanziarie e politiche in tutto il mondo. Riflettori puntati al 14 ottobre a Ginevra quando ci sarà una riunione degli attori intenzionati a entrare ufficialmente nel progetto approvando lo statuto della Libra Association e nominandone il board of directors.
In generale, in questi mesi Libra ha attirato critiche e perplessità, catalizzando l'opposizione di autorità finanziarie e politiche.
Libra perde pezzi, dopo PayPal anche Visa e Mastercard pronti a lasciare
Appuntamento il 14 ottobre a Ginevra quando ci sarà una riunione degli attori intenzionati a entrare ufficialmente nel progetto
07 ottobre 2019 - 09.33