(Teleborsa) - Lo slittamento del vertice che si sarebbe dovuto tenere ad Atlanta, sede di Delta Air Lines, tra i componenti la cordata guidata da Fs per la formazione della Newco Alitalia, per chiarire gli aspetti operativi del piano industriale e dunque definire la copertura delle remunerative rotte intercontinentali, riflette la presenza di nodi ancora non sciolti su ruolo e peso del partner industriale.
Il network dei voli internazionali ha risollevato Alitalia facendole scalare la classifica grazie alla crescita di passeggeri e al miglioramento delle performance. In più il socio Atlantia non vuole ridimensionare la matrice dei collegamenti da Roma Fiumicino e nel contempo chiede che Alitalia diventi partner effettivo e non solo associato di Blue Skies. Delta Air Lines, invece, non ha mai nascosto il piano di cura dimagrante della flotta Alitalia.
I team di Fs, Atlantia e Delta Air Lines continuano a confrontarsi per trovare la quadra, in termini di partecipazione finanziaria e di aspetti operativi. Solo quando la proposta risolutiva sarà pronta, si siederanno intorno al tavolo Gianfranco Battisti, amministratore di Fs, Giovanni Castellucci per Atlantia e Ed Bastian per il vettore Usa. In questa circostanza dovranno essere definiti il nome del Ceo della Newco Alitalia e le quote di partecipazione azionaria da indicare nell’offerta vincolante. Senza dimenticare che nel capitale confluiranno gli interessi del prestito ponte di 900 milioni concesso dal Mef, valutati in 145 milioni.
Alla luce dei tempi di soluzione della crisi di governo, appaiono decisamente pochi i quindici giorni che separano gli attori del nuovo corso dalla data (15 settembre) fissata per la scadenza per la presentazione dell’offerta vincolante ai tre commissari che stanno gestendo l’amministrazione straordinaria. Uno dei quali, Stefano Paleari, ha lasciato chiaramente intendere di tornare nel suo ruolo di docente universitario.