(Teleborsa) - Non è ancora stata ufficializzata e l'alleanza di governo tra il Movimento 5 Stelle e il Partito Democratico rischia già di collassare ancor prima di aver dato vita a un esecutivo Conte bis.
A gelare i futuri alleati è Luigi Di Maio che, al termine delle consultazioni con il premier incaricato Giuseppe Conte, ha chiarito che l'unico governo possibile è quello che attuerà il programma dei 5 Stelle.
DI MAIO: "NOSTRO PROGRAMMA O SI VOTA" - "Se entreranno i nostri punti nel programma di governo si potrà partire, altrimenti meglio il voto", ha dichiarato nella conferenza stampa, confermando che per il movimento Conte rimane un nome "super partes".
"Siamo stati al governo 14 mesi, poi qualcuno ha deciso di far cadere tutto sprecando un'occasione", ha poi aggiunto con riferimento a Matteo Salvini e all'esperienza di governo di cui non viene rinnegato nulla, tanto da confermare il no a ogni modifica al decreto sicurezza bis.
"Riteniamo che non abbia alcun senso parlare di modifiche ai decreti sicurezza. Vanno tenute in considerazioni le osservazioni del capo dello Stato ma senza modificare la ratio di quei provvedimenti. Ho detto che non rinneghiamo questi 14 mesi di governo", ha dichiarato, specificando che "l'immigrazione è un programma serio su cui puntare con determinazione" con una "revisione di Dublino" e della prima accoglienza.
"O siamo d'accordo a realizzare i punti del nostro programma o non si va avanti. Non guardiamo a un governo solo per vivacchiare, consideriamo alcuni dei punti del documento imprescindibili", ha concluso.
ZINGARETTI: "SVOLTA NECESSARIA" - Le parole di Di Maio hanno scatenato forti reazioni all'interno del PD, ricevuto poco prima da Conte. Al premier incaricato, il segretario Nicola Zingaretti ha infatti chiesto di "procedere nelle forme dovute almeno al recepimento delle indicazioni pervenute dal Presidente della Repubblica" sui decreti sicurezza voluti dalla Lega e confermati dal voto in Parlamento del M5S.
Il segretario dem ha anche insistito sulla "necessità di una svolta e l'esigenza di aprire quella che lo stesso presidente incaricato ha chiamato una nuova stagione politica per il Paese" rafforzata dai dati Istat sull'economia.
PD: "SE DI MAIO HA CAMBIATO IDEA LO DICA" - Dure le prime reazioni dal PD alle parole di Di Maio. "I democratici sono impegnati a sostenere lealmente lo sforzo del presidente Conte. Questo sforzo da solo ha già fatto recuperare fiducia nell'Italia. Gli ultimatum di Di Maio al presidente incaricato sono davvero inaccettabili", ha dichiarato capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio.
Da Twitter arriva anche il commento di Maria Elena Boschi. "Noi vogliamo evitare recessione e aumento IVA" - scrive l'ex ministra su Twitter - "Ma proprio per questo gli ultimatum e le minacce di Di Maio sono irricevibili".
Sempre da Twitter arriva il commento del vicepresidente del PD, Andrea Orlando: "Incomprensibile la conferenza stampa di Luigi Di Maio. Ha cambiato idea? Lo dica con chiarezza".