(Teleborsa) - L'eventuale uscita della Gran Bretagna dall'Unione Europea senza un accordo causerebbe un buco di 10 miliardi nel bilancio Ue. Lo sottolinea il Presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti, parlando delle conseguenze di una 'hard Brexit' che, dopo le ultime iniziative del Primo Ministro britannico Boris Johnson, "risulta sempre più probabile".
"In aggiunta - spiega Giansanti - alla scontata contrazione delle esportazioni Ue (circa 40 miliardi di euro all'anno) sul mercato britannico, il recesso senza regole del Regno Unito può aprire un buco nel bilancio dell'Unione, a danno della tempestiva e completa esecuzione dei programmi di spesa". Johnson ha detto che il Regno Unito potrebbe non corrispondere l'importo previsto (circa 33 miliardi di euro) come quota parte per gli impegni di spesa pluriennali assunti durante la permanenza nell'Unione.
La Commissione europea, spiega la Confagricoltura, "ha reso noto che il mancato rispetto degli obblighi finanziari da parte del Governo di Londra, oltre ad aprire un conflitto legale, renderebbe impossibile la sottoscrizione di un accordo bilaterale sugli scambi commerciali".
"In tal caso - avverte il presidente Giansanti - l'export agroalimentare italiano destinato al mercato britannico rischierebbe un tracollo. Nell'eventualità di una hard Brexit, non sarebbero più riconosciute e tutelate le indicazioni di origine e qualità". Le vendite annuali del Made in Italy agroalimentare in Gran Bretagna ammontano a 3,4 miliardi di euro, oltre l'8% sul totale delle esportazioni di settore. Per il Prosecco, in particolare, il Regno Unito è il primo mercato di sbocco su scala mondiale."