(Teleborsa) - Ancora pochi giorni e ricomincerà un nuovo anno scolastico, ma sarà una vera impresa la caccia al supplente. L’esercito di posti vacanti e disponibili da coprire, visto che si potrebbe arrivare sfiorare quota 200 mila, porterà al paradosso di lasciare a casa tanti docenti precari abilitati all'insegnamento mentre affiderà decine di migliaia di cattedre ad aspiranti neo-laureati o senza esperienza alcuna.
La metà delle 53.627 nomine a tempo indeterminato andate deserte, i circa 20 mila posti liberatisi a seguito dell’anticipo pensionistico Quota 100, i 50 mila e oltre posti in deroga su sostegno, decine di migliaia di cattedre nascoste in organico di fatti e altri quasi 20 mila posti liberi su disciplina comune nemmeno richiesti per le immissioni in ruoli. Ne ha parlato Marcello Pacifico, Presidente ANIEF: "Pur di non dare possibilità di spostare, a domanda, i vincitori dei concorsi 2016 e 2018 nelle regioni con i vuoti da coprire, e di non attuare una graduatoria nazionale da cui attingere all'occorrenza, si butta il "bambino con l’acqua sporca". "Si è arrivati a creare - continua Pacifico - una situazione di posti vacanti, che non ha precedenti nella scuola italiana e che porterà delle cattedre libere a supplenti alle prime armi. Il MIUR scarica sui presidi i risultati frutto della mala-gestione".