(Teleborsa) - Oxfam ha lanciato l'allarme alla vigilia del vertice di Biarritz sulla necessità di misure efficaci di contrasto alle disuguaglianze. Tali operazioni, ricorda Oxfam, figurano tra gli ambiti prioritari di lavoro della Presidenza francese del G7, ma, alla vigilia del summit, il rischio che il tema rimanga confinato a mere dichiarazioni di intenti appare elevato.

Il rapporto dell'organizzazione punta il dito sulle responsabilità degli stessi Paesi G7, su scala nazionale e globale.

"Le elevate disparità economiche e sociali, cresciute significativamente negli ultimi trent'anni in molti Paesi del mondo, costituiscono tristemente uno dei tratti distintivi ed allarmanti del nostro tempo - ha dichiarato Francesco Petrelli, Senior Advisor di Oxfam Italia - Si tratta di un fenomeno profondamente nocivo per le nostre società, che mina le prospettive di uno sviluppo duraturo e sostenibile, ostacola la mobilità inter-generazionale, indebolisce il grado di coesione sociale".

Nel 2017, in media nei Paesi del G7, la quota del reddito da lavoro complessivo detenuta dal 20% dei lavoratori con le retribuzioni più basse si è attestata al 5%, mentre quella del 20% dei lavoratori con le retribuzioni più alte era di circa il 45%. Un divario che sta continuando a crescere dal 2004 soprattutto in Gran Bretagna e Italia, risparmiando solo Canada e Giappone.

L'appello dell'Oxfam al G7: "La crisi della disuguaglianza ha raggiunto livelli allarmanti - continua Petrelli - così come la frustrazione dei tanti cittadini che vedono affievolirsi le speranze di affrancarsi dalla condizione di povertà e vulnerabilità sociale. Ai Governi del G7 chiediamo quindi di passare dalla retorica ai fatti, attribuendo la massima priorità d'azione alla riduzione dei divari socio-economici nelle politiche di governo."