(Teleborsa) - Se l'economia USA non è cresciuta più del 4% nel 2018 è colpa della Fed. Donald Trump torna a puntare il dito contro la Banca centrale statunitense e il governatore Jerome Powell.
Nel corso di un'intervista con Fox News, l'inquilino della Casa Bianca è tornato sulla decisione di rialzare i tassi di interesse voluta dal successore di Janet Yellen. "Senza l'aumento dei tassi d'interesse e senza strette monetarie, saremmo stati oltre il 4%, invece che al 3,1%", ha dichiarato Trump.
Il dato si riferisce alla crescita nel quarto trimestre del 2018 rispetto a un anno prima, mentre quella globale per l'anno 2018 è stata del 2,9%.
La dichiarazione del presidente arriva a ridosso della conferenza di Powell che il giorno prima aveva dato nuovi dati sulla crescita per il 2019, in ribasso al 2,1% contro la prima stima del 2,3%, dichiarando di non aver dato il via a nuovi rialzi, come invece anticipato a inizio anno, e confermando il dato tra il 2,25 e il 2,50% per il 2019.
Alla domanda se il suo intervento abbia influenzato la scelta della Fed, Trump ha risposto che non gli interessa saperlo. "Non lo so. Spero di no, francamente, ma non importa. Non mi importa se li ho influenzati o no", ha ribadito.
Trump: "Colpa della Fed se non siamo cresciuti oltre il 4%"
Intervistato dalla Fox News il presidente USA punta il dito contro la Banca centrale statunitense e il governatore Powell
22 marzo 2019 - 16.54