(Teleborsa) - Dopo le previsioni di Bankitalia e FMI che hanno rivisto al ribasso le stime sul Pil nel 2019 per l'Italia, sul banco degli imputati finisce ancora una volta la manovra gialloverde e si riaccende il dibattito.
Secondo il Ministro per gli Affari europei, Paolo Savona, intervenuto a un convegno di Confindustria Energia, la previsione di una crescita del Pil italiano allo 0,6% nel 2019 "deve essere considerata inaccettabile".
Quella della Banca d'Italia, ha aggiunto il Ministro, è solo una stima, "ma io dico sempre che il futuro ce lo dobbiamo costruire noi. La crescita dello 0,6 è se non si fanno gli investimenti. Ma se riusciamo ad mobilitare investimenti, cresceremo più dello 0,6%. Se si aumentano gli investimenti dell'1% riusciamo a spostare il Pil in dodici mesi dell'1%".
MANOVRA CORRETTIVA, MALATTIA MENTALE - Secondo il ministro degli Affari europei, "torna una fissazione, quella che io considero una malattia mentale e cioè che occorra fare una manovra correttiva".