(Teleborsa) - Danske Bank nella bufera per un presunto riciclaggio di 200 miliardi di euro provenienti principalmente dalla Russia e dall'Azerbaijan, è stata formalmente incriminata per violazione delle leggi antiriciclaggio in relazione alle attività della sua filiale estone.

Il procuratore generale della Danimarca, infatti, ha presentato le accuse preliminari contro il più grande istituto di credito del paese, sotto indagine dal mese di agosto proprio a causa delle transazioni sospette che si sono verificate nella filiale di Tallin dal febbraio 2007 al gennaio 2016.

"Stiamo ancora lavorando intensamente alle indagini", ha dichiarato il procuratore generale Morten Niels Jakobsen. Adesso il pubblico ministero cercherà ora di chiarire se perseguire con le accuse penali contro Danske Bank o se invece la responsabilità del presunto riciclaggio sia da addebitarsi ai dipendenti della banca. Nei giorni scorsi l'istituto ha fatto sapere di aver denunciato alle autorità 42 tra dipendenti ed ex dipendenti.