(Teleborsa) - Mentre sale a 42 il numero dei morti, ma potrebbero esser di più, e si curano i feriti (16), il Governo proclama per Genova il lutto nazionale e attacca duramente la società Autostrade per L'Italia chiedendo le dimissioni dei vertici e annunciando l'avvio della procedura di revoca delle concessioni. A cominciare, come ha poco fa ipotizzato il Ministro Infrastrutture e Trasporti Danilo Toninelli, dall'immediato trasferimento del tratto di A10 teatro del disastro all'ANAS. Si susseguono incontri e riunioni tra Premier Conte, Sindaco Bucci, Presidente di Regione Toti, Vice Premier Di Maio e Salvini, Ministro Toninelli, Sottosegrario Rixi, Capo Protezione Civile Borrelli, Direttore Dipartimento VVFF Frattasi, Prefetto. Consiglio dei Ministri straordinario convocato in Prefettura a Genova per le 15,30 di oggi, giorno di Ferragosto.
La Procura nel frattempo ha pronta l'apertura di un fascicolo per omicidio plurimo e disastro colposo, al momento a carico di ignoti. Ma come ha detto il procuratore Capo Cozzi, ciò avverrà non appena il quadro della tragedia sarà completo. Mentre giunge la notizia che i 600 abitanti dei palazzi sotto il ponte crollato non torneranno più nelle loro case. Troppo grande il pericolo di altri rovinosi crolli e perciò l'intera area sarà molto probabilmente demolita.
Alllo sgomento, al dolore, alle ricerca di eventuali persone ancora in vita e al recupero dei corpi, si aggiunge la urgente necessità di soluzioni da adottare con perché Genova non rimanga paralizzata. Il viadotto Morandi era lo snodo fondamentale della città, che collega la zona di levante con quella di ponente, con continui fondamentali svincoli per accedere a porto, aeroporto e praticamente a tutte le zone industriali e residenziali del capoluogo ligure. Un'emergenza soprattutto economica in grado in pochi giorni, se non di ore, di mettere letteralmente in ginocchio la città. Occorrono soluzioni tampone, ma non è certo facile, data appunto la sua particolare "dislocazione".
"I responsabili - ha tuonato il vice Premier e Ministro per lo Sviluppo Economico Di Maio a Radio Radicale e poi su tutte le televisioni nazionali - hanno un nome e un cognome: Autostrade per l'Italia. Nel momento in cui invece di reinvestire ii pedaggi in manutenzione e si dividono gli utili e dopo anni che si è detto che le cose dai privati sarebbero state gestite molto meglio, ci troviamo con uno dei più grandi concessionari europei che ci dice che quel ponte era in sicurezza. Queste sono scuse. Autostrade doveva fare la manutenzione e non l'ha fatta. Prima di tutto si dimettano i vertici. È possibile in caso di inadempienze ritirare la concessione e far pagare multe fino a 150 milioni di euro. Incassa i pedaggi più alti d'Europa e paga tasse bassissime, peraltro in Lussemburgo. Se un privato non è in grado, le gestirà lo Stato"
L'attacco del vicepremier pentastellato contro Autostrade per l'Italia segue un post dal simile tenore pubblicato su Facebook del Ministro dei Toninelli, con l'altro vice Premier e Ministro dell'Interno Salvini che non è da meno. "Un governo in carica come il nostro - ha detto Salvini - si deve incaricare di verificare e intervenire ovunque per la manutenzione".
Di Maio, Toninelli, Salvini in coro: si dimettano i vertici Atostrade, mega multa e via la concessione
Le drammatiche ore di Genova dopo il crollo: aumenta il numero dei morti, 600 persone senza casa. Si cercano soluzioni di traffico alternative. Rischio paralisi per la città. CdM alle 15,30 in Prefettura
15 agosto 2018 - 14.08