(Teleborsa) - Nulla di fatto per Giuseppe Conte, Premier incaricato dal Presidente Sergio Mattarella, lo scorso 23 maggio, per formare un governo M5S-Lega. Esecutivo che evidentemente non si farà, poiché Conte ha appena rimesso il mandato.
Lo scoglio: la nomina dei Ministri e, soprattutto, del titolare all'Economia, incarico per il quale era stato indicato l'economista Paolo Savona, sul quale il Capo dello Stato aveva espresso un chiaro dissenso.
"Ho portato avanti questo incarico con il massimo impegno e la massima serietà", ha detto il Premier incaricato, annunciando l'esito negativo delle consultazioni odierne al Colle. "Ho agevolato il tentativo di dar vita a governo" tra M5s e Lega, "ho atteso i tempi per farlo approvare dalle basi militanti", ha spiegato.
Subito dopo il Presidente ha lanciato un chiaro allarme sulla permanenza dell'Italia nell'Euro, annunciando di dover firmare i decreti per le nomine dei ministri "assumendone la responsabilità istituzionale". Si apre così la strada di un governo tecnico mentre è già stato convocato per domani mattina Carlo Cottarelli al Quirinale.
Conte era arrivato alle 19 al Quirinale dal presidente Sergio Mattarella, ma il pessimismo aleggiava già nelle ultime ore. Questo pomeriggio, infatti, il Capo dello Stato aveva visto i leader di M5S e Lega. Nel corso dei colloqui con Luigi Di Maio e Matteo Salvini, stando a quanto riferito da fonti pentastellate, avrebbe posto un veto sulla scelta di Paolo Savona per il Ministero dell'Economia. Scelta posta come condizione ineludibile proprio da Salvini.
Il leader del Carroccio sembra non voler mollare di un millimetro nel braccio di ferro ingaggiato con il Quirinale e allora tocca proprio a Conte e Di Maio, che avrebbe proposto lo ‘spacchettamento’ di Tesoro e Finanze, cercare di trovare una soluzione, che però pare ancora lontana. Anche perchè il leader della Lega non vede certo di cattivo occhio il ritorno alle urne in autunno, per cercare di avere la maggioranza con il centrodestra.
SALVINI: "CHI SI FERMA E' PERDUTO" - "Buona domenica Amici. Chi si ferma è perduto, io fino all'ultimo non mi arrendo!". Lo scrive il segretario della Lega, Matteo Salvini su Twitter dove pubblica una sua foto davanti la carlinga di un aereo Alitalia.
Sondaggi alla mano, la Lega oggi viaggia intorno al 25% con il tetto del 30% nel mirino. Sono in tanti a pensare che Salvini si sia fatto due conti e spinga per tornare al voto come il leader del centrodestra nuovamente unito e passare all'incasso degli elettori, sottraendo un tesoretto di consensi proprio agli "alleati" pentastellati.
SAVONA: "VOGLIO EUROPA PIU' FORTE E PIU' EQUA" - Frattanto, il candidato all'Economia Paolo Savona, dopo le tante cose legge negli ultimi giorni sulla stampa nazionale ha chiarito in un documento affidato a Scenarieconomici.it: "Le mie posizioni sono note, sono quelle contenute nel contratto di governo, con piena attuazione del trattato di Maastricht. Voglio un'Europa diversa, più forte ma più equa".
(Foto: Per gentile concessione della Presidenza della Repubblica)