(Teleborsa) - Finale in forte ribasso per la borsa milanese mentre sono iniziati gli incontri al Colle dei gruppi del M5S e Lega, dopo la chiusura dell'accordo di programma per il nuovo governo. Chiudono sopra la parità le altri principali borse europee, orfane oggi della guida di Francoforte e Zurigo rimaste chiuse per festività.

Il listino di Piazza Affari era in odore di rimonta nel pomeriggio, aiutato da alcuni acquisti selettivi, ma a peggiorare le cose ci si è messa l'agenzia di rating Fitch che ha criticato il governo M5S-Lega, facendo scivolare nuovamente nel baratro i titoli di Palazzo Mezzanotte.

"L'accordo di governo tra i due partiti più populisti ed euroscettici d'Italia, aumenta i rischi per il profilo di credito della nazione, soprattutto attraverso un allentamento fiscale e potenziali danni alla fiducia" - ha detto Fitch sottolineando come il rischio dipenda da quanto Movimento Cinque Stelle e Lega saranno in grado di applicare il programma.

Sulla scia dell'allarme lanciato dall'agenzia di rating, lo spread tra BTP e Bund è volato oltre 180 punti, al top da ottobre 2017, mettendo in allarme, in particolare, i titoli bancari, oggi i peggiori. Il BTP con scadenza 10 anni riporta un rendimento del 2,35%.

Nessuna variazione significativa per l'Euro / Dollaro USA, che scambia sui valori della vigilia a 1,176. L'Oro continua la seduta poco sotto la parità, con un calo dello 0,22%. Lieve calo del petrolio (Light Sweet Crude Oil), che scende a 71,28 dollari per barile.

Nello scenario borsistico europeo, la piazza di Francoforte, è rimasta chiusa per festività. Ben impostata Londra, che mostra un incremento dell'1,03%. Giornata moderatamente positiva anche per Parigi, che sale di un frazionale +0,41%. Sessione da dimenticare, invece, per la Borsa italiana, con il FTSE MIB che lascia sul terreno l'1,52%, su cui ha pesato lo stacco cedole di alcune società.

A Piazza Affari risulta che il controvalore degli scambi nella seduta odierna è stato pari a 4,34 miliardi di euro, con un incremento di ben 711,4 milioni di euro, pari al 19,59% rispetto ai precedenti 3,63 miliardi; mentre i volumi scambiati sono passati da 1,11 miliardi di azioni della seduta precedente agli odierni 1,74 miliardi di azioni.

Su 225 titoli trattati in Borsa di Milano, 123 hanno terminato la seduta con una flessione, mentre i rialzi sono stati 89. Invariate le rimanenti 13 azioni.

In luce sul listino milanese i comparti Automotive (+1,69%), Viaggi e intrattenimento (+1,26%) e Vendite al dettaglio (+1,20%). In fondo alla classifica, i maggiori ribassi si sono manifestati nei comparti Assicurativo (-4,09%), Banche (-3,14%) e Petrolifero (-2,84%).

Tra le migliori Blue Chip di Piazza Affari, brilla Fiat Chrysler, con un forte incremento (+2,61%).

Ottima performance anche per Saipem, che registra un progresso del 2,16%.

Tonica CNH Industrial che evidenzia un bel vantaggio dell'1,67%.

Le più forti vendite, invece, si sono abbattute sulle banche, come Intesa Sanpaolo, che ha terminato le contrattazioni a -7,33%. Pessima performance per UnipolSai, che registra un ribasso del 6,76%. Sessione nera per Banca Generali, che lascia sul tappeto una perdita del 5,16%. In caduta libera Generali Assicurazioni, che affonda del 5,02%.

Tra i migliori titoli del FTSE MidCap, ERG (+3,98%), Fincantieri (+3,64%), Falck Renewables (+2,08%) e Technogym (+1,96%). Le peggiori performance, invece, si sono registrate su doBank, che ha chiuso a -7,86%.