(Teleborsa) - I dirigenti scolastici italiani presto saranno sottoposi a valutazione del loro operato. Tuttavia, a questa ulteriore crescita di responsabilità, non corrispondono gli annunciati aumenti stipendiali. Dunque un dirigente scolastico, chiamato a far fronte a una miriade di obblighi rispetto ai colleghi di altri comparti, dovrà rendere conto del proprio operato, senza però sperare di vedere incrementato il proprio stipendio.
Il quesito che sorge spontaneo è: “perché”? A chiederlo al Miur è il giovane sindacato Udir che "non ci sta ad assistere solo ad operazioni amministrative e legislative" che penalizzano la categoria.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Udir, ricorda che “i nostri presidi sono sempre super controllati ma in cambio non ottengono nulla, se non maggiori mansioni e responsabilità, senza percepire aumenti che ben si sposerebbero con la posizione e col ruolo che rivestono. Essi sono carichi di oneri, ma fermi nei loro stipendi. La musica deve certamente cambiare: non c’è occasione migliore se non la nuova contrattazione”.
Inoltre - aggiunge il sindacalista - la stagione contrattuale nella nuova area della dirigenza dell'istruzione e della ricerca si apre con stipendi complessivi che "addirittura risultano essere quasi la metà" tra un dirigente scolastico e uno della ricerca.