(Teleborsa) - Fine di un’altra storia tutta italiana, Meridiana è uscita di scena. Ma ne è appena cominciato un altro capitolo dal nome che non si presta certo a equivoci: AIRITALY, che ha voglia e aria di esser seria spina nel fianco di Alitalia. Meridiana, di fatto, anche se col primo nome di Alisarda, nacque nel lontano 1963. Grazie a una brillante e all’epoca quasi impossibile operazione “aeronautica indipendente”, prese dapprima appunto il volo, non a caso, con un nome in onore dei ridenti lidi della Costa Smeralda, base al tempo, del più ricco jet-set europeo.
Dalla Sardegna prima e da Firenze e Milano Malpensa poi, la compagnia, trasformata in Meridiana dal 3 maggio 1991, ha servito per oltre cinque decenni, tra alti e bassi, un frizzante servizio di trasporto aereo. Senz’altro alternativo all’ingombrante monopolio di Alitalia, volando in lungo e largo per l’Italia ma anche in gran parte del Mondo. sebbene “compagnia leggera”, smart come si dovrebbe dir oggi, più orientata al trasporto di tipo vacanziero e regionale punto-punto.
Ora, immediate, le prime interessanti notizie sul nuovo assetto strategico dell’azienda Italiana con in primo luogo la creazione di 1500 nuovi posti di lavoro, ribattezzata in AIRITALY, compagnia varesina capitanata in verità, come noto, grazie ai danarosi interventi extraeuropei di Qatar Airways che detiene il 49% degli assets della nuova compagnia aerea. Dopo la fusione dei celebri storici marchi di Meridiana, Eurofly ed "Air Italy". "Naming", quest’ultimo, che, con i due termini accorpati in AIRITALY, ha avuto tuttavia la meglio, per evidente maggiore appeal identitario che ha come centro geografico, appunto, l’Italia. Complice probabilmente quella crisi che continua a mantenere più che incerto il futuro di Alitalia.
Sembrerebbe che a Roma sia piombata l’ennesima sciabolata nel fianco dei tre commissari romani impegnati da mesi nella "faticosa rimessa in sesto" di cui Alitalia necessita disperatamente, allo scopo di riproporla a un nuovo pretendente che sembra, però, almeno al momento piuttosto lento o restio a svelarsi.
AIRITALY, infatti, è da subito prontissima innanzi tutto alla conquista del ricco mercato del nord Italia. Mentre Alitalia si sta riorganizzando con pazienza dopo essere stata definitivamente ripudiata da Etihad, gli stessi loro vicini cugini del Qatar, già da tempo con un piede a Malpensa, hanno invece "lavorato veloce e molto di fino".
Già dal 2019 entreranno in flotta i nuovissimi Boeing 787 Dreamliner. Ma per ora AIRITALY partirà a operando con Airbus A330-200, messi a disposizione da Qatar, allestiti con 24 poltrone di business e 236 di economy con wi-fi on board e 31 pollici di spazio per passeggero. Il servizio di business sarà di altissima qualità: sedili lie-flat avranno l’intrattenimento privato nonché le apposite prese per ricaricare i dispositivi elettronici dei passeggeri.
Da AIRITALY tengono a precisare che i velivoli A330-200 serviranno solamente nel un breve periodo iniziale per traghettare l’attuale operatività dell’aerolinea accompagnandola presto nella definitiva uscita dal puro posizionamento charter per puntare quindi a divenire una compagnia “Premium” a tutti gli effetti.
A tale scopo verrà fatto anche un importante investimento sull’aeroporto di Malpensa che verrà assolutamente rinnovato e migliorato nelle parti essenziali dove la compagnia fonderà il proprio hub di sviluppo. Come inizio verranno potenziati i collegamenti con il centro economico di Milano che garantirà addirittura un "upgrade di trasporto" riservati ai passeggeri di business che dal cuore della città arriveranno a Malpensa per proseguire con le crescenti destinazioni di AIRITALY. Assicurano inoltre, che verrà ristrutturata tutta un’ala dell’aeroporto dedicata alla neonata compagnia con una rivisitazione dell’area check in.
Da settembre 2018 con ben quattro frequenze settimanali verrà inaugurata la tratta Milano-Bangkok, sviluppandosi proprio in quell’area del sud est Asiatico in cui, un tempo, la ex compagnia di bandiera Alitalia aveva importanti collegamenti e, addirittura, prosecuzioni che si diramavano fino all’Australia. Rotte che in seguito, purtroppo, per le note inefficienze interne e la crescente competizione esterna vennero abbandonate a favore delle emergenti compagnie mediorientali.
Certo, la sfida di AIRITALY non sarà facile. Ma "fonti interne" assicurano che, oltre alla direttrice orientale, si andrà a espandere anche verso le già annunciate rotte da Milano alla volta di New York e Miami avvantaggiando quindi il ricco traffico del nord est verso il Nord America.
Inoltre, la compagnia assicura che si sta oltremodo investendo anche su un nuovo quanto prezioso programma Loyalty per i suoi Frequent Flyer che verrà totalmente rivisto e che sarà unificato e condiviso a livello internazionale con Qatar Airways. Assetto oggi che orbita già nella coalizione Avios, di cui fanno parte anche British Airways, Iberia e Vueling, soprattutto quest’ultima ormai di casa in Italia.
A tale scopo, al fine di creare sinergie di traffico e potenziare ulteriormente servizi e benefit per i futuri passeggeri di AIRTALY e Qatar Airways, verranno potenziati i voli in codeshare tra le due compagnie aeree soprattutto sui voli in prosecuzione da Doha alla volta di Seul, Tokyo, Malhé e Kuala Lampur.
Una nota interessante è anche in tema relazioni industriali: oltre agli investimenti già noti, verrà data grande importanza alla formazione e al coinvolgimento alle strategie dei dipendenti del gruppo annunciando addirittura che fino ad un 20% dei profitti saranno in futuro ridistribuiti tra il personale sotto forma di benefit, premi produzione e corsi di aggiornamento. Notizia questa davvero entusiasmante quanto sorprendente nell’attuale scenario occupazionale italiano dove si sente parlare troppo spesso solo di licenziamento e restrizioni.
L’hub della nuova AIRITALY sarà posizionato strategicamente a Malpensa, a servizio principalmente del ricco traffico del nord Italia ma ci saranno man mano anche crescenti voli punto-punto. Ma, la notizia pIù sorprendente e davvero significativa è che già da settembre verranno lanciati dei voli internazionali e intercontinentali proprio da Roma Fiumicino.
In definitiva, AIRITALY sembra proprio di non temere il confronto e la competizione nemmeno a Roma, evidentemente più che spalleggiata a livello strategico dell’alleanza con Qatar Airways. Serio problema in più, sembrerebbe proprio, per l’ex monopolista ed ex compagnia di Bandiera Alitalia già impegnata nel risolvere problemi interni di riassetto e al contempo ridisegnare un posizionamento credibile in un mercato italiano davvero preso d’assedio.
Da Roma per ora da casa Alitalia non giungono commenti, ma non è chiaro davvero come poter arginare un’emorragia di traffico dal proprio scalo di armamento che sembra non voler davvero arrestarsi. Ma perché poi dovrebbe arrestarsi? Questa è la logica della vera e sana competizione ove solo chi davvero investe in piani di ammodernamento della flotta e dei servizi offerti riuscirà davvero ad affermarsi in uno scenario altamente competitivo.
Di tutt’altro umore i manager AIRITALY che, con molto ottimismo e concretezza, annunciano che nel giro dei primi cinque anni si raggiungerà una flotta operativa di ben 50 aeromobili di ultimissima generazione tra Boeing 737-800 Max e Boeing 787 Dreamliner, con l’obiettivo di trasportare l’ambizioso numero di 10 milioni di passeggeri. Ma attenzione, non passeggeri “vacanzieri”, ma “Premium” ovvero quelli più remunerativi.