(Teleborsa) - Si voterà il prossimo 4 marzo per il rinnovo del Parlamento. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio dei Ministri.
Il Consiglio dei Ministri, prendendo atto della decisione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella di sciogliere le Camere, ha approvato, su proposta del Presidente Paolo Gentiloni e del Ministro dell’interno Marco Minniti, tre decreti del Presidente della Repubblica per le elezioni politiche del 2018.
Il Cdm ha così deliberato di proporre al Capo dello Stato la data di domenica 4 marzo 2018 per la convocazione dei comizi elettorali per la Camera e il Senato, nonché quella di venerdì 23 marzo 2018 per la prima riunione delle nuove Camere, come da intesa con i Presidenti dei due rami del Parlamento.
Il Premier Paolo Gentiloni nella giornata di ieri 28 dicembre era salito due volte al Colle per incontrare il Presidente della Repubblica. Il Capo dello Stato nel pomeriggio ha ricevuto anche il Presidente del Senato Pietro Grasso e Laura Boldrini Presidente della Camera per sentire, come vuole la Costituzione, il parere dei capi dei due rami del Parlamento. La doppia salita al Quirinale del Premier, prima intorno alle 15 e poi poco dopo le 18 ha sancito lo scioglimento delle Camere.
Nella conferenza stampa di fine anno, facendo il punto sulla legislatura Gentiloni aveva detto: "E' stata una legislatura fruttuosa".