(Teleborsa) - E' stato un novembre "epico", per Wall Street, e Donald Trump la cosa è tutt'altro che sfuggita.

In particolare l'indice Dow Jones ha messo a segno il maggior guadagno mensile da marzo e ieri 30 novembre 2017 ha superato, per la prima volta nella storia, quota 24.000 punti.

A sostenere Wall Street i positivi numeri sull'economia a stelle e strisce - l'ultimo è la revisione al rialzo del PIL del terzo trimestre - e le attese per la riforma fiscale e altre leggi in grado di sostenere le aziende.

Immediata la reazione del Presidente degli Stati Uniti che in un tweet ha scritto: "Il mercato azionario ha toccato un nuovo record. Fiducia ed entusiasmo abbondano. Arriveranno altri grandi numeri!".

Non è mancata una stoccata ai Democratici: in un altro cinguettio l'inquilino della Casa Bianca ha dichiarato che se il partito politico avversario avesse vinto le elezioni "il mercato sarebbe stati sotto questi livelli del 50% e la fiducia dei consumatori, che è al massimo storico, sarebbe stata bassa e depressa".

Di grande aiuto per Wall Street anche le ultime dichiarazioni del futuro Presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, sulla possibilità di procedere ad una deregulation del settore finanziario. Una possibilità sempre esclusa dall'attuale numero uno della Banca Centrale USA, Janet Yellen, secondo la quale le norme varate dall'Amministrazione Obama dopo il crollo di Lehman del 2008 - in particolare la Legge Dodd-Frank - servono ad evitare qualsiasi tipo di shock al sistema.