(Teleborsa) - Stringono i tempi per l'affaire Alitalia. Si è tenuta ieri, presso lo studio legale incaricato di Roma, una riunione fiume, durata circa sette ore, fra una delegazione di Lufthansa , una decina di persone, ed i commissari straordinari di Alitalia, Luigi Gubitosi, Stefano Paleari ed Enrico Laghi. Quest'ultimo, in realtà, ha lasciato la riunione ancora in pieno svolgimento nella tarda mattinata.

Lo stato delle trattative per l'acquisizione di Alitalia? Nessuno lo sa con esattezza, dato che la delegazione tedesca non ha rilasciato alcuna dichiarazione ieri sera, al termine del lunghissimo meeting, affrettandosi a raggiungere Fiumicino per prendere il volo alla volta della Germania.

Quel che è certo è che la durata dell'incontro è direttamente proporzionale all'interesse che Lufthansa ha per la Nuova Alitalia, sulla quale sarebbe disposta a investire 250 milioni di euro, cifra ritenuta non adeguata dai commissari del vettore italiano. E' dunque sul divario economico fra proposta e aspettative di Alitalia che si gioca la partita, così come sulla dimensione degli esuberi (almeno 2.000), sul ruolo che gli scali italiani avranno in futuro e sulla proposta industriale, che prevede un drastico taglio dei costi. C'è poi da considerare che la proposta di Lufthansa riguarda l'Aviation ed esclude la divisione handling.

Come detto, dal quartier generale di Lufthansa tutto tace sullo stato delle trattative ed anche i numeri citati dalla stampa sono stati definiti dal numero uno del vettore tedesco, Carsten Spohr, "speculazioni giornalistiche".

Quanto ai commissari di Alitalia, l'idea è quella di vendere la compagnia in blocco ed al miglior offerente. Dopo il lungo dibattito con la delegazione tedesca ora il focus si sposta sugli altri pretendenti, almeno sui quattro-cinque che hanno presentato offerte da prendere in considerazione: EasyJet, Airport Handling, Alisud e Cerberus.