(Teleborsa) - Bioeconomia sotto i riflettori ad Ecomondo 2017, l'evento sull'ambiente e l'energia verde, dove nella giornata di oggi e di domani sono presenti, per partecipare ai focus sulla Bioeconomia in Italia organizzati dal Comitato Scientifico di Ecomondo, presieduto da Fabio Fava.

Figure di primo piano a livello europeo e mondiale come James Philip, rappresentante OCSE, e Philippe Mengal, direttore esecutivo del BBI JU, l’iniziativa pubblico-privata dell’Unione Europea (da 3,7 miliardi di euro) dedicata allo sviluppo della bioeconomia in Europa.

"Da una decina di anni l’OCSE segue lo sviluppo della bioeconomia a livello mondiale – spiega James Philip – Tutti i Paesi del G7 hanno una propria strategia nazionale legata alla bioeconomia e ad oggi sono una cinquantina i Paesi nel mondo che ne hanno uno o che hanno avviato percorsi in tal senso -. L’Italia – prosegue James Philip – è un territorio interessante, dalle molteplici possibilità. A differenza di altri Paesi europei la bioeconomia si applica a numerose fonti: ai rifiuti domestici, ma anche all’agricoltura, alle foreste, al settore marittimo. C’è un intreccio interessante tra economia circolare e bioeconomia che si realizza qua in Italia ed è anche per questo che sono qua ad Ecomondo".

"La bioeconomia sta registrando crescite a due zeri in Europa e per l’Italia rappresenta una grande opportunità”, osserva anche Philippe Mengal -. E’ molto importante per noi trovarci qui ad Ecomondo, dove si riuniscono rappresentanti dell’industria, della politica e della ricerca”, continua. Per fare un esempio delle ricadute positive della bioeconomia in Italia, Mengal cita il settore agricolo: Le criticità del settore possono essere superate attraverso lo sviluppo della bioeconomia. Si pensi all’utilizzo della paglia, che anziché scarto può essere considerata materia prima importante. L’iniziativa europea BBI JU aiuta a portare avanti questo sviluppo, a mantenerlo sui territori e a creare posti di lavoro".