(Teleborsa) - L'edilizia scolastica torna al centro dell'attenzione sulla vicenda dell'occupazione del liceo Virgilio. Dopo il crollo di una porzione del tetto e numerose assemblee, gli studenti dell'istituto superiore romano hanno deciso di occupare lo stabile mentre la dirigente scolastica, Carla Alfano, ha dichiarato che se non desisteranno dalla protesta sarà costretta a denunciarli alla pubblica autorità.
"La preside non deve denunciare gli studenti ma i proprietari dell’immobile", ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente del sindacato Udir, specificando che non si possono additare gli studenti per colpe altrui, in questo caso della Provincia di Roma: è un diritto dei giovani in formazione ricordare a chi di competenza che la scuola dove studiano e si formano non è sicura.
"Ogni preside, la mattina aprendo la scuola, tra amministrativo, civile e penale, ha 105 potenziali capi d’imputazione a cui rispondere: è responsabile dell’organizzazione scolastica, ma sul fronte delle mura dell’istituto e della sua manutenzione non ha alcune potere di spesa, né d’intervento. Però ne risponde in prima persona, tanto è vero che ci sono dei presidi in carcere per il crollo dei loro istituti", ha ricordato il sindacalista.
Scuola, dopo crollo parziale del tetto studenti occupano liceo Virgilio
"La preside non deve denunciare gli studenti ma i proprietari dell’immobile", ha dichiarato Marcello Pacifico, presidente del sindacato Udir
16 ottobre 2017 - 17.04