(Teleborsa) - Solo commenti sulla riforma delle banche nell'atteso discorso di Janet Yellen di ieri sera.
Parlando alla Community Banking in the 21st Century Conference a St. Louis, la Chairwoman della Federal Reserve ha fatto sapere che la Banca Centrale americana "sta lavorando sodo per fare in modo che la sua regolamentazione e la sua supervisione siano fatte su misura per la dimensione, la complessità e il ruolo delle varie istituzioni nel sistema finanziario".
In particolare Janet Yellen si è soffermata sulle "community bank, che hanno evitato le pratiche di business rischiose che hanno contribuito alla crisi finanziaria". La Fed si è infatti concentrata "nel fare in modo che i tanto necessari miglioramenti alla regolamentazione e alla supervisione sin dalla crisi siano appropriati e non siano un peso inutile".
Regulation e supervisione sì, ma senza zavorrare troppo la finanza a stelle e strisce, insomma. Il numero uno della Federal Reserve si è detta favorevole a fare in modo che le regolamentazioni non siano ingiustamente svantaggiose per le banche: per questo la Fed sta lavorando per adeguare la sua supervisione alla dimensione delle banche in modo che sia "taylored", su misura.
Un compromesso che potrebbe incontrare il favore di Donald Trump, che invece ha sempre manifestato la volontà di smantellare i vincoli imposti al settore dopo la crisi del 2008.
Eppure, secondo voci di corridoio, il Presidente USA potrebbe sostituire l'attuale Governatrice con un banchiere più "falco", come per esempio Kevin Warsh e Jerome Powell. Quest'ultimo, che attualmente è membro del Board della Fed, ha dichiarato ieri che arriverà "presto" il momento di allentare gli stress test svolti annualmente per determinare la tenuta degli istituti di credito in caso di crisi.
Ad ogni modo Yellen non ha fatto cenno né alla politica monetaria né al capitolo nomine. Capitolo che entrerà nel vivo a febbraio, quando scadrà il suo mandato.