(Teleborsa) - "Sogei ha ripristinato il servizio ieri mattina 26 settembre, confermando che non si possono più visualizzare dati di soggetti per i quali non si è autorizzati dal sistema". Lo ha confermato il direttore dell'Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, nel corso di un'audizione alla Commissione parlamentare sull'Anagrafe Tributaria, parlando dello spesometro su cui negli ultimi giorni ci sono stati molti problemi.

La vicenda sullo spesometro prima andato in tilt, poi ripristinato sebbene a funzionalità limitate e poi prorogato arriva a Palazzo Chigi.

Il Governo sta valutando un possibile intervento. Tra le ipotesi sul tavolo un'ulteriore proroga dei termini per la presentazione dei documenti fiscali. E' stato il viceministro all'economia, Luigi Casero ad aprire alla possibilità di dare più tempo dopo la protesta dei commercialisti che ritengono "assolutamente insufficiente" la proroga al 5 ottobre fissata dall'Agenzia delle Entrate

Intanto, Ernesto Maria Ruffini, direttore delle Entrate viene ascoltato dal Garante della Privacy che ha avviato un approfondimento sulla vicenda.

"L'Agenzia ha richiesto a Sogei le necessarie informazioni per analizzare quanto avvenuto e verificarne lo stato", ha precisato Ruffini aggiungendo che "in questi giorni, senza alimentare polemiche, stiamo cercando di risolvere i problemi dando la disponibilità a Sogei da parte dell'Agenzia e aspettando le risposte sulla gestione del sito. Dopo il blocco dello spesometro online e il ripristino, Sogei ha comunicato che "nessun utente può più visualizzare dati di altri soggetti per i quali non è stato espressamente delegato dal sistema", ha spiegato il direttore dell'Agenzia delle Entrate visto che questo era un'altro dei problemi rilevati.

Ruffini ha cercato di ricostruire i fatti degli ultimi giorni che hanno portato all'interruzione del servizio precisando che nel periodo di interruzione del funzionamento del portale, "tutti gli altri canali di trasmissione, utilizzati mediante i software gestionali, che trasmettono il maggior numero di dati, sono rimasti attivi e regolarmente funzionanti".

La fatturazione elettronica è "un destino segnato". Secondo i dati in mano all'amministrazione a oggi, grazie alla fatturazione elettronica obbligatoria verso la PA, già il 30% delle imprese italiane utilizza il sistema digitale, un dato al di sopra della media UE del 18% .

Rispondendo ad una domanda sulla possibilità che sia rivisto il ruolo di Sogei, Il direttore ha detto: "Penso che spetti al Parlamento disegnare il modello di funzionamento dell'amministrazione finanziaria"